Conchita Wurst ai vertici della iTunes chart russa


La drag queen austriaca Conchita Wurst ha trionfato agli Eurovision Song Contest 2014 fra le mille polemiche della Russia. Il parlamentare russo Vitaly Milonov aveva chiesto alla televisione russa di censurare la sua esibizione, il vice premier Dmitri Rogozin ha tuonato contro i sostenitori dell'integrazione europea, il nazionalista Vladimir Zhirinovski ha parlato di «fine dell'Europa» e oltre 15mila cittadini hanno sottoscritto una petizione per chiederne l'escursione dalla competizione.
Eppure, all'indomani della finale, il singolo "Rise Like a Phoenix" di Conchita Wurst è schizzato ai vertici della classifica dei singoli più scaricati in Russia da iTunes.
Ed è così che emerge un'altro volto del Paese, fatto di persone che pare non abbiano problemi ad acquistare l'album della drag queen, forse incuriositi dal clamore mediatico suscitato o forse ammaliati dalla sua voce. Fatto sta che il dato in sé si scontra con le dichiarazioni pubbliche rilasciate dalla politica, dove Rogozin aveva tuonato come l'esibizione dei russi sullo tesso palco sarebbe stata non solo una «sfacciata propaganda dell'omosessualità e della decadenza spirituale» ma anche «un insulto per milioni di russi». Peccato che stesse parlando degli stessi russi che non si sono sentiti insultati nell'acquistare la sua musica e che forse non hanno gradito vedere i propri rappresentanti fischiati dal pubblico di Copenaghen solo perché i propri politici non perdono occasione per sostenere che l'omofobia sia un valore del loro popolo.
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