Trascrizione delle nozze gay: consigliera del Ncd si rivolge ad Alfano: «Il Viminale fermi Merola»


Dopo l'inaccettabile presa di posizione dell'arcidiocesi di Bologna, anche la consigliera comunale Valentina Castaldini (Ncd) si è scagliata contro l'annuncio del sindaco Merola relativo all'inizio della trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero.
A suo dire quell'atto è illegittimo ed ha «aggirato enunciati inequivocabili con una contorta esegesi che non gli compete in alcun modo», motivo per cui ha deciso di presenta un esposto al ministero dell'Interno, Angelino Alfano, e al Prefetto, Ennio Mario Sodano, per tentare di fermare qualsiasi riconoscimento delle coppie gay. La Castaldini ha inoltre sostenuto anche che Merola «ha oltrepassato i limiti della sua funzione abusandone e arrogandosi poteri che dichiara in contrasto con la legge».
Addentrandosi sulla pagina Facebook della consigliera, però, non è difficile capire quali ideologie la muovano. Nel rilanciare la notizia del suo esposto cita Tempi.it (la testata ciellina che da anni attacca quotidianamente la dignità della comunità lgbt), così come parla di sé come parte integrante delle Sentinelle in Piedi. Risulta fra fan de La Manif Pour Tous Italia, di La Nuova Bussola Quotidiana e di Barilla (presumibilmente per le dichiarazioni contro le famiglie gay rilasciate da Guido Barilla, alle quali la consigliera ha immediatamente manifestato plauso con fotografie che ricalcano quelle diffuse da Forza Nuova). Insomma, la matrice idologica pare evidente, così come pare evidente l'ennesimo tentativo di imporre la volontà di una minoranza facendo sempre leva sulla parte più oscurantista della politica italiana, spesso genuflessa dinnanzi alla volontà ecclesiastica e indifferente al principio di pari dignità di tutti i cittadini.
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