Ecco come si è giunti alla scelta del delegato italiano di Mr Gay World 2014


Dopo la rinuncia da parte dell'attuale detentore del titolo di Mr Gay Italia, si è molto parlato della scelta di Nicola La Triglia quale delegato italiano a Mister Gay World (in programma dal 24 al 31 agosto a Roma). La decisione è stata quella di lanciare un messaggio di rottura ad un concorso che troppo spesso è stato snobbato come competizione meramente di "bellezza".
A svelare i retroscena della scelta è Giulio Spatola (nella foto). Eletto Mr Gay Italia nel 2010, Mr Gay Europa nel 2012 ed appena dimessosi da vicepresidente del concorso europeo, in un'intervista rilasciata a GayNet ha spiegato come il suo ruolo gli abbia permesso di fungere da ponte di connessione tra gli ideatori dei concorsi internazionali e la nostra nazione, culminando con la scelta di Roma e del Gay Village quale sede della sesta edizione dell'evento mondiale.
«Negli ultimi due anni -racconta- l'Italia si è assentata da entrambi i concorsi (Mr Gay Europa e Mister Gay World, ndr) perdendo così un'importante occasione di scambio e confronto sulle questioni lgbt tra le nazioni partecipanti. Un'ennesima assenza, proprio nell'anno in cui è la nostra nazione a fare da padrona di casa, sarebbe stata una macchia di rilievo internazionale su tutto l'evento. È per questo motivo che ho deciso di prendermi carico della questione assumendo il ruolo temporaneo di Italian Producer. Ho quindi acquisito dal Managing Director di Mister Gay World la licenza necessaria per eleggere un delegato italiano da presentare al concorso e, avendo a disposizione solo una decina di giorni prima della chiusura delle iscrizioni, non ho potuto indire una nuova selezione nazionale. Ho invece contattato i ragazzi del Gruppo Giovani del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e ho offerto loro la possibilità di salire sul palco come rappresentante italiano. Nicola La Triglia ed il suo messaggio rivoluzionario "Bellezza è Autenticità" sono il frutto di questa operazione "fuori dall'ordinario"».
Nell'occasione Spatola ha anche spiegato la sua visione della manifestazione: «Che sia una sfilata di carri, un concerto, un programma televisivo o un concorso di bellezza, l'importante è che si parli di noi, della nostra esistenza e diversità, affinché tutti sappiano. Perciò, a tutti coloro che in questi anni mi hanno chiesto "Perché mai fare Mr Gay?" io dico "Perché Mr Gay non è solo un titolo, è una dichiarazione"».
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