Taormina chiede sentenze decise al televoto


All'indomani della sentenza di condanna per discriminazione, Carlo Taormina aveva affidato a Twitter le sue rimostranze, ribadendo come sia parte della libertà di opinione il rifiutarsi di assumere qualcuno sulla base del suo orientamento sessuale.
Dopo aver ricevuto l'appoggio dei lettori di Libero e de Il Giornale, è sempre attraverso il social network che l'avvocato pare abbia voluto riscrivere l'intera giurisprudenza italiana: «Il giudice mi condanna -scrive- il popolo mi assolve ma le sentenze sono nel nome del popolo italiano». Insomma, le sentenze dovrebbero essere scelte attraverso una sorta di televoto in cui solo la parte favorevole sia chiamata in causa.
Vien da sé che il suo riferimento al «popolo» prenda a riferimento solo chi gli ha dato ragione ed è lui stesso a ribadirlo in un altro tweet, nel quale precisa chiaramente che non voglia neppure ascoltare l'opinione dei gay dato che lui vuole parlare sono con altri eterosessuali (il tutto calpestando nuovamente la dignità dei gay e dando per scontato che un eterosessuale debba essere per forza omofobo).
L'assurdità delle sue frasi viene sottolineata anche da un altro fattore: considerato come lui sia un politico, se dovessimo lasciar decidere liberalmente al popolo riguardo alla sua sorte, apparirebbe assai difficile che possa fare una bella fine. Ma evidentemente in qual caso sarebbe il primo a chiedere il rispetto delle leggi e non di una presunta volontà popolare...
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