Unioni gay: il governo apre la strada ad una nuova legge che possa piacere ad Alfano e Giovanardi


Alla fine pare che Matteo Renzi abbia deciso di mantenere la promessa fatta ad Avvenire e non quella agli elettori: il testo del decreto Cirinnà verrà cestinato e pare si cercherà un compromesso in Parlamento in merito alle unioni civili. Ciò spiegherebbe anche perché le unioni gay non compaiono nel piano dei mille giorni presentato da Renzi.
Fonti del governo citate dall'Huffington Post spiegano: «Il testo Cirinnà è molto semplice perché rimanda sostanzialmente ai diritti delle coppie coniugate, un dettaglio che suscita lo sconcerto dei cattolici nonostante non sia prevista l'adozione. Il governo vuole invece imitare il procedimento legislativo adottato dalla Germania, che ha creato una legge ex novo come unica fonte normativa per le unioni civili».
C'è da chiedersi se la complicazione di un testo simile possa portare da altre parti che non siano l'aumento delle disuguaglianze, ancor più se la strada scelta sarà quella di un accordo con Alfano e Giovanardi. Dal canto suo l'Ncd ha già chiarito che il divieto alle adozioni non gli basta e che vogliono che ulteriori diritti siano resi un privilegio riservato alle sole coppie eterosessuali. L'unica cosa certa è l'obiettivo massimo che potrà essere raggiunto sarà quello delle unioni ghetto promesse da Renzi in campagna elettorale, rispetto alle quali si potrà solo abbassare il tiro.
«Non possiamo approvare una legge che dia meno diritti delle civil partnership alla tedesca -ha dichiarato Monica Cirinnà- Se abbiamo raccolto il 41% è stato anche in base alle promesse che abbiamo fatto all'elettorato e i diritti per le coppie omosessuali è una di queste».
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