Mario Adinolfi: «Il preservativo non serve, le mogli devono essere cristiane e sottomesse»


Secondo l'assessore Cappellini, il convegno sulla "famiglia tradizionale" avrebbe mostrato ai cittadini l'immagine di famiglia che la Lombardia intende promuovere. Secondo Maroni, in quella sede sono emersi contenuti importanti tali da motivare il voler portare quel tavolo all'Expo 2015 affinché l'intero pianeta possa ascoltare le parole di quei relatori.
Peccato che quelle tesi non siano certo condivise da tutti e i relatori pare ce la stiano mettendo davvero tutta per screditarsi anche agli occhi di chi ancora non li ha contestati.
L'ultimo a lanciarsi in affermazioni azzardate è Mario Adinolfi che, ospite di Radio 24, ha pronunciato parole sessiste, irresponsabili e pericolose.
«Sono contrario ai preservativi, non li uso e sono contrario -ha dichiarato fiero- abbassano il piacere e interrompono il momento». E per quanti riguarda la prevenzione dell'Aids? «È solo propaganda. La soluzione è la sessualità responsabile. In Africa muoiono perché non c'è una sessualità responsabile, non perché non usano il condom. [...] Io non li ho mai usati, anche quando da giovane ero scapestrato. Lo trovo uno strumento scomodo, non ne capisco il valore». Ed ancora: «Le malattia? Ma non esiste questa storia, le prendi in tante maniere, il problema non lo risolvi con il preservativo. Le eviti se hai una sessualità responsabile, vai con le persone con cui sai che puoi andare».
Anche riguardo alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili attraverso un'informazione nelle scuole, Adinolfi non ha dubbi: «Il preservativo di stato non esiste. Qualcuno può dire ai ragazzi di 18 anni che non è obbligatorio farsi il primo che passa? A mia figlia di 19 anni dico: conservati per il tuo sposo. Se possibile fai sesso responsabile, oppure non farlo».
Non pago di aver sostenuto che il preservativo non serva e non debba essere usato, l'uomo si è poi lanciato a raccontare la sua idea si famiglia: «La condizione ideale è quella di avere un solo uomo o una sola donna nella vita, io non lo posso dire ma invidio chi ha questa possibilità». Poi ha aggiunto: «La moglie sottomessa cristiana è la pietra fondante, la pietra su cui si edifica la famiglia. Sottomessa significa messa sotto, cioè la condizione per cui la famiglia possa esistere. Una donna mite. E sottomessa non significa che non c’è la parità, sono due cose diverse».
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