Luciana Littizzetto contro l'omofobia


Luciana Littizzetto ha deciso di aderire alla campagna anti-omofobia lanciata da Stefano, il ragazzo che qualche mese fa venne brutalmente aggredito e picchiato su un autobus di Torino perché gay.
Quanto accaduto lo hanno portato a maturare l'esigenza di attivarsi in prima persona per cambiare le cose e la Littizzetto lo ha chiamato a partecipare al suo programma radiofonico su Radio Deejay in modo da fargli raccontare quanto accaduto e per permettergli di spiegare i suoi progetti per tentare di cambiare le cose.
La comica torinese si è anche fatta immortalare con in in mano un cartello contro l'omofobia, simbolo della campagna virale avviata da Stefano in occasione della giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia che si celebrerà il prossimo 17 maggio.

A far riflettere, però, è come sullo sfondo di tutto ciò ci siano delle realtà che fanno di tutto per cercare di alimentare quel clima d'odio che non può che sfociare in casi come questi. È ad esempio il caso di Notizie ProVita, incessante nel suo sostenere che l'omofobia sia una bufala e che gli unici discriminati siano i cattolici (a cui non viene permesso di poter discriminare ancor di più i gay, o del'Unione Cattolici Razionali Italiani, pronti a negare l'esistenza dell'omofobia e a sfruttarla per creare astio nei confronti della comunità lgbt (peraltro continuando a sostenere che «la ricerca effettuata dal prestigioso Pew Research Center ha collocato l'Italia tra i Paesi del globo aventi i più bassi tassi di discriminazione dell'omosessualità», quando in più occasioni è già stato mascherato come l'ottavo posto non significhi un granché se la ricerca non include molti stati occidentali e si confronta la qualità di vita dei gay italiani con quelli ugandesi).
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