I bulli del mio liceo oggi militano in CL


Ricordo come fosse ieri l'inizio del mio percorso liceale. Ero tredicenne e correva l'anno 2005. Quindi ora sapete quanti anni ho, decisamente troppi. Ripensando a quei cinque anni provo sentimenti prevalentemente positivi. Non a caso sono uno dei pochi, nella mia ex classe siamo in due o tre al massimo, che con cadenza più o meno regolare torno a far visita alla struttura che mi ospitò per più di un quinto della mia attuale vita. Ricordo però anche una tensione fortissima che si respirava in quella sezione B (di nome e di fatto). Dai miei docenti appresi concetti, disciplina e metodo. Dalla maggior parte dei miei compagni appresi almeno quattro dei sette peccati capitali. Tra gli assenti sicuramente spiccava la lussuria... vissi il liceo in un'assessualità che non esito a definire forzata. Non avevo ben chiaro quale fosse il mio orientamento sessuale, mi risultava all'epoca però chiarissimo che sarebbe stato meglio mettere a tacere qualsiasi istinto "non tradizionale". Sono certo ancora oggi, con un "senno di poi" grande come una casa, che l'ambiente scolastico nel suo insieme mi avrebbe certamente compreso, accettato e incluso. Peccato però che dall'inclusività dell'ambiente derivasse una sostanziale apertura a qualsiasi tipologia di persone, quindi anche alle teste di cazzo. Ne incontrai parecchie in quel quinquennio e devo dire che io stesso come testa di cazzo non fui da meno, seppur in forme e dinamiche differenti.
Ebbene, dato che alle scuole medie ero stato oggetto di ripetuti atti di bullismo, mi parve giusto consolidare le tradizioni anche negli anni successivi. Anche perché all'epoca ero un ragazzino di 13-14-15 anni e il mio istinto tradizionalista era tale da indurmi a sopportare qualsiasi vessazione. Non preoccupatevi (ammesso che l'abbiate fatto anche solo per un attimo): non si trattò mai di violenze pesanti, non subii mai danni permanenti (per lo meno fisici). La violenza verbale prevalse nella stragrande maggioranza dei casi. A volte il bullo può anche pesare 40 chili tutti concentrati sui femori... la violenza verbale può distruggere psicologicamente chi la subisce, soprattutto se iterata. Fu bullismo omofobico? Sì e no. Non ero dichiaratamente gay, ma la maggior parte degli insulti che ricevetti riguardavano le mie sfere comportamentale (nel senso di manifestazioni più o meno "virili"), affettiva, emotiva, sessuale. Non ero un simpaticone? Indubbiamente. Ma non lo meritavo.
Ebbene, anni e anni dopo, sogghigno pensando alla straordinaria evoluzione della mia identità, della mia autostima e della percezione di me stesso. Nonostante loro. Sogghigno pensando alla loro chiusura mentale e al fatto che oggi, alcuni di costoro, mmilitano in una realtà politica che, oltre ad averci regalato personaggi di indiscussa moralità come Formigoni e Lupi (per citarne due), ha governato per decenni e ancora tenta di dettare legge su qualsiasi cosa, con la sua disarmante spocchia condita da un tradizionalismo conservatore orrendo e tremendamente superato. Sto parlando ovviamente di Comunione e Liberazione.
L'ultima loro uscita (al meeting di Rimini) riguarda l'esposizione maggiore degli omosessuali a malattie cardiovascolari. La penultima invece prendeva saldamente le difese del sacerdote che ha mandato Casamonica a conquistare il paradiso.
Quindi ora sogghigno, mi è tutto più chiaro.
Vogliamo sconfiggere il bullismo? Cominciamo dall'anacronismo.

Alessandro Pinarello
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