Il primo ministro autraliano minaccia i perlamentari che dovessero votare a favore del matrimonio egualitario

Persino i sondaggi commissionati dagli omofobi sottolineano come la stragrande maggioranza degli australiani siano favorevoli al matrimonio egualitario e ritengano urgente una legge in materia. Eppure il primo ministro, Tony Abbott, è sempre più intenzionato ad impedire l'uguaglianza di diritti attraverso vere e proprie violenze parlamentari.
In vista del voto che il parlamento sarà presto chiamato ad esprimere in merito ad una serie di proposte di legge volte ad introdurre il matrimonio egualitario, Abbott ha ha vietato ai parlamentari della sua coalizione di votare a favore e ha minacciato di espellere dal patito casa qualsiasi ministro osi sfidarlo e votare a favore. Il tutto anche grazia al supporto del direttivo del suo partito che, con 66 voti a favore e 33 contrari, ha deciso di supportare quel veto.
Il leader laburista Bill Shorten ha fortemente attaccato Abbott per quell'atteggiamento, commentando che «Milioni di australiani si sono svegliati questa mattina amaramente delusi da Tony Abbott. Ormai la situazione è chiara: in questo Paese o si ha Tony Abbott o si ha il matrimonio egualitario, le sue cose non possono coesistere».


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