Su Facebook l'integralismo cattolico loda l'Isis per le esecuzioni dei gay: «Una cosa giusta l'hanno fatta»


Si chiama "No ai matrimoni gay in Italia" ed è un gruppo Facebook nato con l'unico scopo di insultare e denigrare le persone gay. Al visitatore occasionale quella pagina si presenta con tanto di immagini della Sacra Famiglia, anche se nei contenuti si ha l'impressione che di cristiano non ci sia nulla.
Ed è così si insulta chi manifesta contro l'omofobia, sostenendo che sia «un reato che non esiste, ma è solo una scusa per mettere le zampe sui bambini». Il tutto trovando divertente aggiungere: «Genitori di Pescara rinchiudete i nostri figli in casa, possibili accoppiamenti in strada tra pervertiti».
Giusto per non farsi mancare nulla, si divertono un mondo anche a sostenere che l'omosessualità non sia naturale e conduca ad una morte prematura. E persino l'Isola di Adamo ed Eva, ossia un reality show a cui hanno partecipato elusivamente coppie etero, viene descritto come «programma osceno di Luxuria; quando le patologie non si curano sfociano in perversione, questa è l'ennesima dimostrazione, gli attivisti multicolore continuano a camuffare la loro sporcizia in amore, non hanno proprio nulla è solamente sesso, per questo bisogna impedire che i bambini finiscano nelle loro mani».
Ovviamente sono grandi fan di Gianfranco Amato e non perdono occasione per chiedere soldi a suo favore, così come rilanciano con enfasi la propaganda di ProVita e i proclami omofobi di Salvini.

Una simile campagna d'odio difficilmente avrebbe potuto portare a qualcosa di buono, eppure qui si va ben oltre di qualche fanatico che parla di fantomatiche «ideologie gender» o si diverte ad offendere chi ha un orientamento sessuale diverso dal suo. Qui si sconfina nel criminale.
Dinnanzi alla notizia dell'ennesima esecuzione di alcuni gay uccisi dall'Isis (ovviamente ripresa da un giornale notoriamente omofobo come Imola Oggi) il moderatore della pagina ha lanciato una discussione volta a sostenere che Arcigay dovrebbe smetterla di chiedere diritti per i gay italiani ed occuparsi esclusivamente di chi vive in luoghi in cui l'omosessualità è punita con la morte.
Siamo dunque dinnanzi ad una domanda di per sé ideologica, dato che a questo punto si potrebbe tranquillamente chiedere loro perché perdano tempo ad impedire la felicità dei gay italiani se dicono che milioni di cristiani sono perseguitati nel mondo o perché si vada a pranzo se c'è gente che muore di fame. E questo questo senza ricordare come la depenalizzazione dell'omosessualità da parte dell'Onu venne impedita nel 2011 proprio dal Vaticano.

Ma a lasciare senza parole sono i commenti. Dinnanzi a due gay barbaramente uccisi, c'è chi commenta che «non abbiamo perso nulla» o chi loda l'operato dell'Isis: «Be una cosa giusta l'hanno fatta». Qualcuno li riprende, non certo per le ragioni che ci spetteremmo, e scrive:

Non dite certe cose nemmeno per scherzo. Se l'isis inizia a toccare i gay, con il potere che ha la lobby, è la volta che si va in guerra per davvero. E non ci vanno loro in guerra, ci mandano i NOSTRI figli, quelli che loro non possono avere. A morire non per migliaia di cristiani perseguitati e ammazzati o di donne yadzite o curde schiavizzate e stuprate in serie , ma per un pugno di persone che non potevano fare a meno di inchiappettarsi in paesi dove è vietato. Così non mi sta bene. Facciano un corpo di spedizione di volontari LGBTP e se la vedano loro a salvare i loro simili.

Per chi non lo sapesse, il "P" nella sigla "LGBTP" probabilmente è stata inserire ad indicare i "pedofili" secondo un'assurda teoria lanciata dall'associazione ProVita Onlus.

Tra i commenti c'è poi chi chiede sia fatta «pulizia» dei gay e chi lamenta: «solo dal quarto piano?». C'è persino chi si si diverte un mondo a sostenere che quell'esecuzione sia un avvertimento per Vendola o chi accusa Arcigay di essere «il migliore alleato dell'Isis» dato che non appoggiano il razzismo e la xenofobia dell'estrema destra. Qualcuno suggerisce anche che Arcigay voglia «aprire le porte italiane ai musulmani» e che «l'omosessualità è sbagliata, ma l'omosessuale va aiutato, (a non sbagliare) per i cristiani».

Immancabile è la puntualizzazione di chi si affretta sostiene che in quei commenti nessuno abbia espresso odio e che:

Qui nessuno sputa odio. Questi sono i risultati di chi odia Dio. Grazie a Dio noi stiamo cercando di farvelo capire in ogni modo e con le buone che non è bello quello che fate e il comportamento perverso che avete. Quando tra poco tempo questi cominceranno a fare quello che ora fanno la nei loro paesi qui in Europa, per voi non ci sarà modo di trattare. Non ci sarà politica che possa evitare un bagno di sangue provocato dall'islam, non gli importa se volete dei diritti, per la loro religione siete solo perversi e immondi,infedeli da uccidere.Non prendetevela con noi che cerchiamo di farvi capire a cosa andate incontro e l'unica soluzione è pregare Dio giorno e notte perché questo non accada!

Insomma, pura follia. Per completare il quadro c'è da segnalare anche come secondo Facebook quei contenuti «rispettano gli Standard della comunità» e che Google sta provvedendo a finanzia l'opera di quella gente vendendo pubblicità (che paghiamo indirettamente tutti noi) sulle loro pagine ricolme di articoli discriminatori. Quindi, riassumendo, non possiamo accedere ai social network senza che qualcuno ci accusi di ogni male e speri nella nostra morte, ritrovandoci pure costretti a finanziarli.
E per chi si chiedesse chi c'è dietro a tutto ciò, è una ricerca incrociata a mostrarci che il domino sia registrato dalla stessa persona che gestisce anche il sito di estrema destra "Riscatto Nazionale". Entrambi i siti hanno anche lo stesso codice di Google per la vendita di pubblicità, sottolineando come da una parte ci sia un guadagno legato al commercio dell'odio versi gay, dall'altra quello verso gli immigrati.
Interessante è anche notare come la pagina Facebook del sito nazionalista si dichiari fan di realtà note del mondo anti-gay: c'è tutta una serie di sezioni di Forza Nuova ma anche Coscienza Sveglia (quello che aveva paura di essersi ammalato perché aveva stretto la mano ad un gay), il circolo Christus Rex, Militia Christi, Radio Spada, Azione Katéchon e il fanclub di Vladimir Putin. Insomma, sempre gli stessi nomi e con collegamenti sempre più evidenti con il mondo neonazista.

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