Il neo-presidente della Guyana propone di depenalizzare l'omosessualità

La Guyana è l'ultimo paese rimasto nel continente sudamericano a criminalizzare l'omosessualità. Il neo-presidente David Granger si è però detto pronto a cambiare la situazione.
Il Capo dello Stato ha sostenuto che nell'età moderna sia necessario far prevalere i diritti umani, motivo per cui ha dichiarato di essere pronto a «rispettare i diritti di tutti gli adulti di indulgere in qualsiasi pratica che non sia dannosa per gli altri».
L'annuncio ha registrato reazioni caute da parte delle associazioni che, pur apprezzando la direzione di quelle parole, lamenta come Granger non abbia presentato il problema in una riunione di gabinetto o come negli ultimi sette mesi non sia stata espressa alcuna volontà politica in merito da parte dell'esecutivo.

Come già accaduto in varie parti del mondo, la criminalizzazione dell'omosessualità è un'eredità lasciata dalle leggi inglesi introdotte in epoca coloniale. Nonostante non vengano praticamente più applicate, le pene previste arrivano sino all'ergastolo. Persino indossare capi di abbigliamenti dell'altro sesso è ritenuto un crimine e la validità della legge è stata riconfermata dalla Corte suprema del Paese.
La Guyana ha ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito nel 1966.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Gasparri brandisce carote e alcolici contro Report
Il Parlamento Europeo si è nuovamente espresso a favore delle famiglie arcobaleno
Pillon sostiene si debba «difendere la nostra civiltà dall'invasione islamica»
Salvini vuole imporre la cittadinanza ad una bimba terminale inglese per lasciare che Pillon ne prolunghi l'agonia
Salvini annuncia la deportazione dei migranti in campi di prigionia albanesi allestiti a nostre spese
De Carli dichiara guerra alla raccolta differenziata dei rifiuti