Gasparri: «I Pooh sono scappati dall'ospizio. Garko è un pagliaccio. La dittatura genera eterofobia»
Non passa giorno senza che Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, non ci faccia vergognare di avere un uomo tanto squallido in una posizione così importante.
Da giorni sbraita contro chiunque sia salito sul palco di Sanremo con i nastri Rainbow a sostegno delle unioni civili, ed è così che stasera ha fatto finta di essere finito su Rai Uno per puro caso: «Fai lo zapping e becchi questo squallido conformismo di Sanremo», dice con il suo solito tono polemico ed offensivo.
Quando poi i mitici Pooh che si si sono esibiti con i nastri colorati, Gasparri ha sbroccato ed è ricorso all'unico linguaggio che pare conoscere: l'insulto gratuito. In rifiorimento alla storica band, scrive: «Pure i Pooh scappati dall'ospizio diventano conformisti, ora a nanna con la badante».
Passano i minuti e continuano a comparire arcobaleni. Il vicepresidente del Senato attacca tutti e tutto: «Mi segnalano occhiali Garko Gabriel che pagliaccio». Ed ancora: «Mi dicono pure luci arcobaleno...che conformismo patetico».
Per non farsi mancare nulla, Gasparri retwitta pure un messaggio omofobo che recita: «Colpa della dittatura del pensiero unico che porta a generare eterofobia». Per la serie, o discrimino i gay e cerchi di privarli di ogni diritto, o l'eguaglianza è una affronto a chi vorrebbe discriminare e preservare privilegi assoluti.
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