Gli insulti di ProVita: «Quello non è il figlio di Vendola e la madre biologica è una svergognata»

L'associazione ProVita Onlus poteva forse esimersi dall'insultare deliberatamente il figlio di Nichi Vendola? Ovviamente no, tant'è che l'articolo di diffamazione è ben presto arrivato. Sono ormai giorni che l'integralismo cattolico sta ricamando sulla vicenda, ma l'associazione integralista se ne lamenta quasi coem se fosse colpa di qualcun altro. Dicono:

Ormai dappertutto si parla della nascita di Tobia Antonio, “figlio” di Nichi Vendola e del suo compagno, avuto tramite utero in affitto. Avevamo già fatto cenno ai desideri del leader di Sel. Ebbene, mia nonna guarda sempre (troppo) la tv. E mi ha chiesto delucidazioni perché proprio non riesce a capire come sia possibile quanto hanno raccontato i giornalisti. Tutti infatti dicono e scrivono che Tobia Antonio è “figlio di Vendola e del suo compagno”, ma è una menzogna gigantesca: mia nonna se n’è accorta.

Ebbene si, la tristissima idea dell'associazione ProVita Onlus è quella di lanciare insulti gratuiti attraverso la fantomatica figura di una vecchietta rincoglionita che non ha istituzione e che pare saper ripetere a pappagallo solo gli slogan dell'integralismo cattolico. Insomma, un insulti pure alle persone della terza età (che fortunatamente non sono così ottusi come gli integralisti li dipingono). Quando si dice il caso! Ed è così che si inizia con il raccontare:

La nonna sa chi sono gli omosessuali e credo l’abbia scoperto in questi ultimi anni a forza di programmi televisivi. Ancora però pensa che si tratti o di depravazione o di scherzo. All’amore e alle storie romantiche gay non ci crede. Figuratevi quando le ho detto che Renzi vuole il “matrimonio” gay… “Ma perché due uomini si vorrebbero e si dovrebbero sposare?“: questa la sua domanda. Si vede che è spaesata.

Si passa poi a spacciarla come una anticlericale, quasi a far credere che non è solo il pregiudizio religioso a spingere l'integralismo cattolico a ritenere che sia più importante fermare l'amore fra due uomini che salvare un bambino che muore di fame. Ed è così che precisano:

E intendiamoci, lei non è affatto una baciapile o, come diceva Guareschi, una stacanovista dell’acquasantiera. Anzi, lo spirito di fondo è sostanzialmente anticlericale. Però è una donna di campagna. Insomma, mia nonna non riesce proprio a capire come facciano due uomini ad avere un figlio. “Non è naturale“, mi ha detto.

Parte così la ricostruzione di una surreale conversazione fra chi finge di essere progressista (pur mostrando tutto il suo limite nell'incapacità di capire le cose) e una vecchietta che pare casualmente sfoderare tutti gli slogan con cui l'integralismo cattolico ha inondando la rete negli ultimi anni. Si sostiene che la donna non capisse come facessero due uomini ad avere un figlio, si dice che si lei a dire che sicuramente le ragazze con cui Vendola ha avito a che fare hanno voluti dei soldi, è a lei che si fa apostrofare la madre biologica del piccolo Tobia come «una matta» e «una svergognata». Ovviamente le si fa dire che il compagno di Vendola è più giovane di lui (giusto perché qualche insulto in più fa sempre piacere).
Dal canto suo l'associazione integralista spiega cosa sia la maternità surrogata con toni da indottrinamento, sostenendo che Vendola e il compagno «Sono andati in America e lì hanno scelto da un catalogo l’ovulo di una bella ragazza americana» e che la madre «l’hanno pagata. Pare 135.000 dollari».
Alla nonna si attribuiscono anche frasi come: «Cosa? Allora è una cosa per ricchi. Ma Vendola non era comunista? Io l’ho sempre detto che i politici sono tutti uguali… Magari ha usato i soldi nostri per questa schifezza».

Ed ancora: «Ma il bambino così diventa come un pacco… E poi, quale papà? Di padre ce n’è uno solo! E se il seme l’ha messo il compagno, lui è il padre. Vendola allora cosa ha fatto?». «Ha pagato», dice il redattore. Alla nonna viene fatto rispondere: «Ma allora non è il padre. Si fa chiamare così solo perché ha comprato il bambino e ha messo i soldi. E la madre del piccolo dov’è? In America?».
«Sì, ma in realtà la mamma non c’è -dice il redattore- Perché si firma un contratto e si decide che la donna che l’ha partorito non dovrà più aver niente a che fare col bambino. Tanto alla fine l’importante è crescere bene con due genitori che ti vogliono bene, no?».

Ed ancora, alla nonna viene fatto dire: «Povera creatura… Quando andrà a scuola cosa dirà? Che ha due papà? Che roba! Non sanno più cosa inventarsi. Sono degli egoisti. Adesso pure due uomini vogliono i figli… Io non avrei mai creduto di arrivare a vedere queste cose. Ma in Italia è permesso tutto questo?“. «In Italia no, ma loro sono andati all’estero». «Falsi. Come tutti i politici! Fosse per me li arresterei. Altrimenti che senso ha dire che da noi è vietato? Qua finisce male, Federico mio… Non so che futuro vi aspetterà a voi giovani, ma non mi pare che stiamo sulla strada giusta…»

Dopo aver abbondantemente insultato Vendola e l'intelligenza dei lettori, il redattore di ProVita si spinge nel fare il finto progressista per aggiungere:

Mia nonna, come dicevo, è anziana e non posso pretendere che capisca certe cose. Inutile starle a parlare della stepchild adoption e della volontà dei politici di fare adottare i bambini alle coppie omosessuali. Non ha le categorie mentali per comprendere tutto ciò. Alcune persone non vogliono sentir parlare di progresso e civiltà.Mia nonna – sarà l’ignoranza – crede ancora fermamente che un bambino abbia bisogno di un padre e di una madre. E dice, poverina, che due uomini e due donne non possono e non devono avere figli. “Stessero per conto loro, ma lascino stare i bambini“, sostiene.

Clicca qui per leggere l'articolo integrale con tutto l'assordo dialogo. Poi fare un bel respiro prima di pensare che, per la legge italiana, chi ha scritto quell'articolo può persino avere o adottare figli.
Quando l'ho raccontato a mia nonna, lei mi ha risposto: «Poveri piccoli. Gli integralisti cattolico potranno anche emettersi in cilicio o flagellarsi da mattina a sera, ma lascino stare i figli degli altri!». Purtroppo mia nonna non capisce che tutto quell'odio è fatto ben il bene dei bambini che, sicuramente, staranno meglio una volta che loro saranno stati privati di qualsiasi tutela giuridica. Ma mia nonna è all'antica e non capisce che privare un minore di ogni tutela, rubargli l'eredita e renderlo orfano di uno dei genitori venga compiuto nel suo interesse e non certo per scopi politici o propagandistici.


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