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La Lega Nord ha presentato la richiesta per la raccolta di firme per il referendum abrogativo della legge Cirinnà

Il senatore leghista Gianmarco Centinaio e i deputati leghisti Nicola Molteni e Roberto Simonetti si sono recati presso la Cassazione per consegnare il documento contenente la raccolta firme del referendum abrogativo della legge Cirinnà.
Confermando l'intenzione di sfruttare il pregiudizio a scopo elettorale, Simonetti soi è lanciato andare ai soliti slogan offensivi che tanto piacciono all'integralismo cattolico e ai gruppi neofascisti. Dalla pagina Facebook del suo partito, afferma: «Siamo qui per far esprimere i cittadini su una materia così delicata. No alla parificazione delle unioni omosessuali al matrimonio tradizionale, no all'utero in affitto e alla famiglia surrogata. Bisogna Fermare l'obbrobrio della Legge Cirinnà che questo governo dittatoriale ha imposto ad un paese intero. La famiglia è e rimane una sola e ogni bambino ha il sacrosanto diritto di avere un papà e una mamma».
Sarà, ma quando una persona pagata dalla cittadinanza si adopera perché una parte di essa sia discriminata ed esclusa da pari diritti, forse sarebbe bene fornire anche una qualche argomentazione che vada al di là di slogan ripetuti a pappagallo. Ma si sa, il populismo è ciò che sta imbarbarendo la popolazione far gli applausi di quelli che dicono che questa deriva social serva a «difendere» i loro figli da un mondo più giusto ed equo per tutti.


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