I lettori de Il Giornale contro la tomba di Annoni: «La cafonata di un pazzo psicopatico che pretendeva di essere trattato come gli altri»

Pare ormai parassi che qualunque cosa accada nel mondo, sulle pagine de Il Giornale si troverà gente che si sente legittimata a dare libero sfogo al proprio odio omofobico. Nonostante non esista alcuna legge in merito, l'articolo proposto dal quotidiano di destra giù tenta di creare divisione nel sostenere che i gay vorrebbero potersi comportare in modalità che non sia conforme ai dogmi decisi dall'integralismo, al punto da titolare "Tomba vistosa scatena dibattito. Gay si comportino come tutti".
Il tentativo è di cavalcare la crociata ideologica intrapresa dalla sezione di Forza Italia di contro Mariano Comense una tomba, rigorosamente marchiata come "tomba gay" in quella abitudine a sostenere che l'orientamento sessuale definirebbe le persone più della loro personalità. L'articolo, pubblicato a nome dell'ex deputato forzista Luca Romano, afferma:

Fa discutere tutto il paese una tomba nel cimitero di Mariano Comense, comune nella Brianza. Abbastanza da far finire in consiglio comunale la questione dell'ultima dimora di Carlo Annoni, con il capogruppo di Forza Italia, Andrea Ballabio, che annuncia una mozione su quella sepoltura che "è un pugno in un occhio, quasi un insulto verso gli altri defunti"."Nessuna discriminazione di genere", mette le mani avanti Ballabio, in vista di possibili polemiche per quell tomba a forma di cubo giallo e blu, decorata con le fotografie del defunto, la cui foto è stata pubblicata su facebook dal compagno Corrado Spanger, sposato a Londra per poi avere l'unione civile registrata in Italia in seguito, quando la legge è passata. "Sto pensando che a Carlo farebbe piacere se i suoi amici andassero a trovarlo", ha scritto.

E tanto basta a far notare come pare che neppure sappiano di che cosa si stia parlando. In che modo la discriminazione di un gay potrebbe mai essere «discriminazione di genere»? Ammesso e non concesso che non si volesse sfoderare un alto tassi di omofobia nel sostenere che un gay debba essere visto come una donna, non ci sarebbe motivo di parlare di genere dinnanzi ad un uomo. E pare possibile che un articolista come Romani, da anni impegnato nella promozione dell'omofobia, davvero non abbia ancora compreso il significato delle parole?

E nonostante la tomba sia stata approvata dal Comune secondo tutte le regole vigenti, il sindaco pare cercare di promuovere omofobia, di fatto sostenendo che il defunto Carlo Annoni era un anormale che avrebbe dovuto conformarsi ai suoi gusti se voleva avere una lontana possibilità di essere ritenuto degno di quel trattamento che viene garantito d'ufficio a chiunque ostenti la propria eterosessualità:

"Il vero problema è che sia stato dato l'ok ad un progetto così, c'è stata una falla nei controlli comunali e nel regolamento cimiteriale - dice Ballabio - Per questo nella mia mozione chiederò che in futuro le tombe rispettino certi canoni di forme e colori, sperando che chi ha voluto quella ci ripensi e magari la modifichi un po': vogliono l'uguaglianza, essere trattati come tutti, quindi si comportino come gli altri".

Ma dinnanzi ad una sterile polemica contro la tomba voluta dal defunto, fa rabbrividire la gara all'insulto omofobico che si respira tra i commenti. Intenzionati a denigrare la memoria e la dignità di un uomo che non viene lasciato in pace neppure dopo la morte, troviamo gente capace di scrivere frasi come


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