Il Giornale torna a fomentare odio parlando di una fantomatica "profezia di Giovanni Paolo II" contro l'Islam

Alle destre non piace un papa che invita all'accoglienza. Nonostante non abbiano mai nascosto di preferire quel Benedetto XVI che da giovane bazzicava nei lager nazisti, ora si assiste al tentativo di trovare una legittimazione postuma dell'odio in nome del defunto Giovanni Paolo II.
L'ultima offensiva è stata lanciata dal sito ciellino guidato da Riccardo Cascioli, pronto a spergiurare che il Papa Wojtyla avrebbe segretamente legittimato l'odio contro gli infedeli. Sostengono che Mauro Longhi, presbiterio della Prelatura dell’Opus Dei, lo avrebbe udito affermare: «Vedo la Chiesa del terzo millennio afflitta da una piaga mortale, si chiama islamismo. Invaderanno l’Europa. Ho visto le orde provenire dall’Occidente all’Oriente: dal Marocco alla Libia, dall’Egitto fino ai paesi orientali».
Si tratta di frasi che ovviamente un morto non potrà mai contestualizzare o smentire, in quell'uso che a certi cattolici pace fare del nome di chi non potrà replicare. Se si strumentalizza la frase di un vivo, facile è immaginare che il protagonista non se ne starà zitto. Ma quando si usa un morto, allora tutto diventa sostenibile (chissà, volendo potremmo tranquillamente raccontare di averli sentito profetizzare che un integralista sposato in un casinò avrebbe violentato la chiesa vantandosi dagli altari di come ha ingravidato le sue due mogli... tanto non potranno smentire).

Ad apparire molti interessato quelle parole è Il Giornale, da sempre impegnato nella legittimazione dell'odio verso gli stranieri. Sorvolando su come la fonte di tale frase sia l'Opus Dei, è a firma di Francesco Boezi che pubblicano un articolo dal titolo "La profezia di Giovanni Paolo II: L'islam invaderà l'Europa".
Gli effetti dell'ennesima campagna di legittimazione dell'odio contro chiunque abbia una religione diversa da quella di Salvini o di Cascioli (che difficilmente può essere definita "cristianesimo") ha scatenato l'odio e la ferocia dei lettori. Tra i commenti troviamo chi scrive:


Buffo è come tutto quest'odio contro il prossimo venga giustificato nel nome di Dio, sbraitando ferocemente contro un Papa che non invita ad un populismo che nega dignità all'uomo. Eppure non servirebbe neppure citare Bergoglio, dato che l'invito all'accoglienza è presente in tutta la Bibbia. Dalla storia di Sodoma (che fu una punizione per la mancanza di accoglienza non certo per l'omosessualità) a quel Gesù che in Matteo 25,31-46 predicava:

«Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; e metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli della sua destra: "Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo. Perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; 36 fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?" E il re risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli! Perché ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; fui straniero e non m'accoglieste; nudo e non mi vestiste; malato e in prigione, e non mi visitaste". Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto aver fame, o sete, o essere straniero, o nudo, o ammalato, o in prigione, e non ti abbiamo assistito?" Allora risponderà loro: "In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". Questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna».

Chissà, forse anche Gesù era un senza Dio che benedetto XVI avrebbe cristianamente saputo rinnegare per compiacere i pregiudizi e l'odio di leghisti e neonazisti...


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