Salvini «giura» dinnanzi ai padani con rosario e Vangelo in mano

Gesù invitava ad accogliere i bisognosi, Salvini dice di non vedere l'ora di poterli prendere a calci. Eppure, in un abuso del sentimento religioso a promozione di una politica palesemente anti-cristiana, è dal suo corteo razzista di Milano che il leader leghista ha messo in piedi un patetico teatrino ad uso e consumo dei pochi partecipanti.
Annunciando che lui si dice certo di poter diventare il nuovo premier, è con in mano un rosario e un Vangelo che ha inscenato il suo "giuramento" da premier. «Mi impegno e giuro -ha detto- di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare e a riprenderci questo Paese».
Non si contano le proposte di legge a firma leghista che sono stati ritenuti incostituzionali dalla Consulta.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Salvini si scopre amicone degli albanesii
Salvini cerca di sostenere che la deportazione dei migranti sia un dispetto alle sinistre
Salvini esulta perché ci imporrà aria più inquinata
Salvini solidarizza con i neofascisti spagnoli
Salvini vuole imporre la cittadinanza ad una bimba terminale inglese per lasciare che Pillon ne prolunghi l'agonia
Salvini annuncia la deportazione dei migranti in campi di prigionia albanesi allestiti a nostre spese