Agnellino legato per ore sotto l'altare: è sadismo al santuario della Madonna di Cotrino


Se Riccardo Cascioli e Mario Adinolfi sono strenui sostenitori della violenza sugli animali in virtù di come sostengano che Dio avrebbe garantito loro «la regalità» su specie che esisterebbero esclusivamente a loro uso e consumo, è l'Empa ad aver documentato la tortura subita da un agnello all'interno di una chiesa di Brindisi in occasione della Pasqua.
L’animale è stato lasciato per ore a piangere disperato in un recinto allestito nel santuario della Madonna di Cotrino, a Latiano. Lo avevano anche legato ad una zampa per evitare che potesse scavalcasse il basso steccato che era stato collocato sotto l'altare.
Se pare che i sacerdoti non si curassero del suo pianto, stati alcuni fedeli a dovergli far notare quale barbarie si stesse consumando. I religiosi si sono giustificati dicendo che all'animale era stato riservato un destino molto migliore di quello che in questi giorni è toccato a tanti suoi “fratellini” macellati ancora neonati dalla tradizione cristiana, così come hanno dichiarato che quella tortura fosse stata pensata dai monaci per rappresentare il passaggio dalla Pasqua ebraica, dove gli agnelli venivano sacrificati a Dio, a quella cristiana, in cui l'Agnello è lo stesso Gesù Cristo.
Chissà se l'anno prossimo i monaci si faranno "simbolicamente" crocefiggere o se la sofferenza va bene solo quando la si infligge ad altri esseri viventi.
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