Il senatore leghista Pillon difende il sindaco di Sorrento: «Non si stipulano unioni civili in contesti sacri»

Il senatore leghista Simone Pillon non ha dubbi: la legge dello stato viene dopo il suo profondo odio contro i gay.
Giurando che i luoghi statali finanziati anche dalle tasse dei gay siano da intendersi come luoghi riservati ai soli eterosessuali, è su Facebook che ci spiega che un qualunque luogo pubblico intitolato ad un santo debba essere vietato ai gay dato che lui è convinto che Dio li odi e che punirà il loro amore quale premio a chi ha profuso odio nel suo nome.

Con l'arroganza che lo contraddistingue, in merito al rifiuto del sindaco di Sorrento alla concessione del sito usato per i matrimoni civili etero anche ad un'unione civile, scrive:

NON SI STIPULANO UNIONI CIVILI IN CONTESTI SACRI
Stasera ho chiamato il sindaco di Sorrento esprimendo la mia solidarietà per gl attacchi ricevuti dopo la giusta decisione di non concedere il chiostro di san Francesco per la stipula delle unioni civili. Chi chiede rispetto deve garantire rispetto. #ripresavaloriale

Il luogo indicato da Pillon è una struttura pubblica, di proprietà dello stato. Secondo Pillon, i gay non devono poter avere fede in Dio perché lui si sente offeso da loro e dalle loro famiglie.


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