La famiglia chiede funerali privati per Alfie. Gli adinolfini attaccano l'Inghilterra perché rispetterà la loro volontà

Mario Adinolfi ha sciacallato la vicenda di Alfie Evans ogni accettabile limite. La sua tesi è che l'Inghilerra dovesse far prevalere i desideri della famiglia a quello che veniva ritenuto il supremo interesse del minore.
Ora che la famiglia chiede funerali privati, gli adinolfiniani non vogliono rispettare la loro volontà perché non rutenuta utile ai loro scopi.

Parlando di fantomatico complotto, su Facebook scrivono:

La famiglia Evans annuncia che i funerali di Alfie si svolgeranno in forma privata e chiede alla gente di non presentarsi a meno di non essere stati invitati personalmente da Tom e Kate. Al contempo, uno "statement" della Merseyside Ponce comunica che le esequie si svolgeranno lunedì prossimo e che non saranno aperte al pubblico né ai media, raccomandando a chi non è stato invitato di evitare l'area interessata e avvertendo che sarà presente un manipolo di agenti per garantire la privacy dell'evento.
Dite ciò che volete, ma io non me li ci vedo mamma e papà intenti a compilare una certosina lista di invitati al funerale del loro piccolino, come si fa per un matrimonio, impedendo l'afflusso spontaneo e sincero di migliaia di persone che gli sono state vicine notte e giorno con raro zelo per quasi un anno e mezzo. Per me questa non è farina del loro sacco. Fosse dipeso da Tom e Kate, loro avrebbero sicuramente deciso di immergersi nell'abbraccio emozionante della marea di gente che ha amato e continua ad amare il loro figlioletto.

Dopo essere ricorsi alla loro abitudine di mettere a forza le loro parole nelle bocche altrui, si passa alla strumentalizzazione politica:

Il sistema non solo ha paura di un bambino morto. ma anche del popolo che vuole piangerlo. Un Paese che, dopo avergli negato la vita, arriva finanche a negare un funerale 'libero' a un bambino di due anni, è un Paese che ha seri problemi di democrazia.

Insomma, sarebbe colpa dell'Inghilterra se i genitori, doverosamente, non vogliono il solito circo di personaggi che hanno fatto la coda per scattarsi selfie davanti al loro figlio morente (spesso solo dopo avergli imposti a forza dei simboli religiosi che fossero ben visibili nelle foto).
Non sarà forse che i genitori di Alfie sopportassero quegli opportunisti solo perché speravano potessero aiutarli a far prevalere i loro desideri sui diritti civili del figlio?


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