Notizie -

La polizia russa ferma ed interroga per 16 ore uno dei partecipanti alla "hidden flag"

Pare che la Russia di Vladimir Putin non abbia apprezzato la hidden flag organizzata da un gruppo di attivisti lgbt spagnoli. In un Paese in cui una legge insensata vieta persino di poter esporre una semplice bandiera arcobaleno, sei temerari l'avevano ricostruita attraverso i colori delle magliette delle rispettive nazionali di calcio.
Ora giunge notizia che uno di loro, il colombiano Mateo Fernandez, è stato fermato ed interrogato dalla polizia per 16 ore. Era in aeroporto, in attesa del volo che lo avrebbe riportato a casa, quando la polizia lo ha privato della sua libertà senza mai dargli spiegazioni riguardo al motivo del fermo. Pare comunque evidente che ad infastidirli sia stato il suo aver indossato la maglia della sua nazionale insieme ad altri cinque tifosi.
«Non mi hanno mai detto perché ero stato tenuto in detenzione -spiega il 29enne- Hanno continuato a domandarmi perche fossi qui. Me lo hanno chiesto più volte. È stato snervante. O non stavano capendo, o non erano contenti della risposta».
Gli altri cinque partecipanti risultano essere già rientrati nei rispettivi Paesi d'origine prima della diffusione degli scatti.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
A San Pietroburgo il raduno degli ultraconservatori russi contro le libertà occidentali
Il Senato assume la filo-putiniana che accompagnava Salvini a Mosca
L'ultima sparata di Mosca: «Soldati ucraini costretti al sesso gay per compattare l’esercito»
Rovera attacca il Papa, santifica Putin e invita a votare Salvini perché più feroce della Meloni contro i migranti
Russia, un cartello in spiaggia augura la moret ai gay e minaccia prezzi doppi per gli europei
Paolo Deotto tenta di beatificare Putin per la sua omofobia: «Da Russia lezione di civiltà»