Il Giornale falsifica le parole di Don Luca Favarin ed ottiene l'odio dei lettori: «È un pedofilo che sembra una donna, probabilmente un gaio in cerca cazzi neri»

Fa schifo vivere in un Paese in cui le polemiche si basano su falsificazioni ideologiche confezionate a fini politici da quotidiani che vengono pagati per fare propaganda. Il potere di Salvini si basa sulla quantità di odio che lui riuscirà a creare contro stranieri, gay, donne e minoranze etniche, motivo per cui Il Giornale continua a raccontare ai propri elettori quanto sia cosa buona e giusto essere razzisti, omofobi, xenofobi e votati alla idolatria del loro leader (surreale è come Pasini arrivò persino a sostenere che lo si dovesse ritenere «il messia» proprio dalle pagine de Il Giornale).
Qualcuno osserva che non ha senso occuparsi della propaganda che certe testate dispensano a chi e finanzia al solo fine di veder compiaciuti i propri pregiudizi, ma è innegabile che questa continua creazione di fake-news stia inquinando il dibattito pubblico e stia limitando il diritto di parola. Davanti a lecite opinioni, bisognerà perdere così tanto tempo e fatica a smontare le riletture ideologiche confezionate dalle destre populiste che si richiederà di avere tempo per parlare delle idee.
Nell'Italia cristiana dove nessuno va a messa e dove non si può scendere per strada senza udire bestemmie urlate al vento, tutti diventano devotissimi quando c'è da imporre un crocefisso a dei bambini mussulmani per il sadico piacere del Pillon di turno. Ed è così che il natale si trasforma in una kermesse politica in cui le destre usano presepi e statuette contraffatte di Gesù Bambino (rimodellato con pelle bianca e tratti europei per rinnegare le sue origini extracomunitarie) come strumento per sostenere il loro presunto diritto nel sancire che le loro convinzioni debbano essere imposte agli altri. Ed è così che è il solito Il Giornale ad uscirsene con un articolo di promozione all'odio intitolato "Presepe, il prete pro migranti: Non farlo per rispetto ai poveri".
Tralasciando il conio di quel «pro-migranti» che altera quello che è il semplice invito all'accoglienza predicato nei Vangeli da Gesù Cristo, il titolo appare come un'alterazione delle dichiarazioni di Don Luca Favarin dato che il sacerdote che ha semplicemente sostenuto che «se il presepe deve essere pura esteriorità, allora tanto vale non farlo» e che «per coerenza» non lo si dovrebbe fare se si è allineati con chi non aiuta i migranti, come Salvini. E non è certo quello che Il Giornale ha cercato di far credere a fini propagandistici.
In effetti si può sostenere che il presepe sia un cumulo di porcellana da idolatrare oppure si può ricordare che il fatto che Gesù fosse nato in una stalla è una esplicita condanna a chi non ha dato accoglienza alla sua famiglia, magari notando il parallelo con quei 40mila migranti che Salvini farà dormire all'addiaccio dopo che li ha cacciati dai loro rifugi.

Da prassi, i cattolicissimi lettori del cattolicissimo Il Giornale si mettono a esternare i loro cattolicissimi pensieri, dimostrando che forse non hanno mai letto manco mezza riga dei Vangeli. Ed è in un italiano spesso stentato che scrivono:


Certo. Prima scrivono simili frasi e poi dicono che gli basterebbe comprare una qualche statuina per fare un presepe e ciò basterebbe a legittimarsi a dirsi bravi cristiani. Il bello è che sembrano pure convinti di ciò che sostengono mentre ruttano il loro odio in facci a Gesù.
In Matteo 25, 31-46, era Gesù Cristo e non certo Don Luca Favarin ad affermare:

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

Ora vogliamo dire che anche Gesù non era un vero cristiano dato che a loro piace credere nel Vangelo secondo Salvini?


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