Parlava di «invasori islamici». Ora il sacerdote pro-Duce vince il bando per un centro di accoglienza

Inveiva contro i migranti e diceva fosse in corso una «invasione dei musulmani». Creò imbarazzo nella Curia per il suo voler organizzare una messa in suffragio di Benito Mussolini. Ora don Luigi Larizza ha vinto un bando da oltre un milione di euro per gestire uno Sprar e per avviare un progetto di accoglienza e integrazione di rifugiati.

Il parroco del Sacro Cuore di Taranto e presidente della cooperativa “Giovanni Paolo II” è da sempre ritenuto vicino all'estrema destra. Su Facebook scrisse: «Questa è la civiltà predicata dal Corano: stuprare una miscredente non è peccato… sarebbe bello se, venendo in Italia, tra queste ragazze ci fosse anche la grandissima Boldrini». Poi lo cancellò. E dopo che due immigrati impedirono alle forze dell'ordine di eseguire un arresto, scrisse che sarebbe stato opportuno sparare. Cancellò anche quello, nonostante il vescovo di Taranto si trovò a dover prendere le distanze: «Don Luigi –scrisse – è stato più volte invitato a prendere posizioni più equilibrate e stemperare i modi, specie per non rovinare i rapporti con i rappresentanti della comunità islamica di Taranto» e «don Luigi sbaglia, non ci sono poveri bianchi che vengono prima e poveri neri che vengono dopo».

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