Daniela Santanché tenta di accomunare i gay ai presunti fatti di Bibbiano citando una consigliera di Adinolfi

L'omosessualità non sarebbe più un orientamento sessuale perché i gruppi anti-gay sostengono debba essere definita una «ideologia». Ma, soprattutto, ogni singolo gay del pianeta deve essere ritenuto corresponsabile di qualunque gesto venga compiuto da una persona lgbt. È quanto sostiene Daniela Santanché nel suo sciacallaggio dei presunti abusi di Bibbiano:


Surreale è come a sostegno della sua tesi la signora Santanché proponga le dichiarazioni di Elisa Rossini, consigliera di Fratelli d'Italia e Popolo della Famiglia.
Raccontando che se una indagata è una attivista lgbt ciò significherebbe che ogni altro attivista debba essere condannato nel suo nome, la Rossini non si esime dal proporre l'ideologia adinolfiniana per cui le "famiglie" sarebbero tali solo se eterosessuali. Afferma infatti: «È opportuno quindi avviare urgenti iniziative, anche di carattere ispettivo, volte ad escludere categoricamente ogni forma di interferenza e pressione ideologica che, seppur nel rispetto formale della normativa vigente in materia, finirebbe con il favorire pratiche di affidamento sulla base principalmente dell'orientamento sessuale dell'affidatario e non dell'interesse prevalente del minore che è quello di crescere in una famiglia».


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