Gli attivisti di CasaPound chiedono i domiciliari e valutano 20mila euro il prezzo di uno stupro


Ricordate lo stupro nel viterbese compiuto da attivisti di Casapound? I due imputati hanno proposto un risarcimento pecuniario da 20mila euro caduno, chiedendo di poter beneficiare degli arresti domiciliari.
Evidentemente i due neofascisti pensano che l'orrore indefinibile da loro compito sia un gioco che possa essere ripulito con una manciata di soldi. Fortunatamente la donna ha rifiutato e il gip ha negato loro gli arresti domiciliari.
I due avevano ripreso la violenza con i loro telefoni cellulari e dicono che la donna si sarebbe lamentata delle loro violenze "solo" perché era stata umiliata da quelle riprese. Le immagini erano state poi inviate a diverse chat, compresa quella di Blocco Studentesco Viterbo e anche al padre di uno dei due imputati.
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