Hai tatuaggi? Gli integralisti sostengono che sei posseduto da Satana

Si chiama "Tra fede e natura" ed è uno di quei tanti siti integralisti che spopolano in rete. Dichiaratamente ostile a Papa Francesco, sostengono che come pontefice si sarebbe dovuto eleggere chi dice che gli italiani vengono prima degli stranieri o che bisognerebbe respingere gli islamici perché hanno così poca fede nel cattolicesimo da pensare che è solo impedendo la libertà religiosa altrui che lo si può "salvare" da religioni che ritengono sarebbero più forti della loro.
Tra gli aspetti interessanti della linea comunicativa di questi siti è come la Bibbia venga usata sistematicamente per condannare e denigrare il prossimo in nome di persone che si reputano migliori degli altri. Il tutto attraverso schemi propagandistici non dissimili da quelli con cui l'integralismo sedicente cattolico tenta di sostenere che l'odio omofobico sia il volere di Dio.

In un articolo intitolato "I tatuaggi sono una porta aperta a Satana", il sito integralista afferma:

Oggi ormai quasi tutti, bambini, adolescenti e adulti hanno il tatuaggio. Tutti lo fanno, nessuno si domanda se sia giusto cambiare il proprio corpo con una immagine che viene disegnata in modo permanente sulla nostra pelle. Il tatuaggio però è assolutamente contrario all’etica cristiana ma non solo. Parlare solo di etica sarebbe riduttivo, parlare solo (come solo pochi sacerdoti fanno), di peccato grave è altrettanto riduttivo. Il tatuaggio è una consacrazione indiretta (ma pur sempre consacrazione) a cui ci si sottopone in maniera permanente almeno sul corpo. Quanti giovani hanno il tatuaggio? Tantissimi. Quanti giovani vanno in chiesa? Pochissimi.

Se è surreale il tentativo si sostenere che la gente non vada in chiesa perché ha tatuaggi (e non perché una chiesa che sta con i neofascisti contro i diritti civili perde ogni significato), si passa a tesi ancor più surreali:

Cari lettori, però, non è solo questa statistica a dimostrare quanto detto. Infatti la tecnica con la quale si viene sfregiati con disegni che molte volte non conosciamo, è una tecnica satanica che consiste nel marchiare l’uomo (consacrandolo). Come in ogni tipo di consacrazione, quello che il tatuato offre a satana è la volontà di peccare, ma non solo. La volontà di peccare si concretizza nel desiderio di chi si tatua, di modificare il proprio corpo, di aggiungere qualcosa che la volontà di Dio immensamente perfetta non ci ha dato. Chi si tatua quindi si allontana da Dio e dimostra di non accettare quanto da Dio ci è stato donato per quello che è. Parlo del nostro corpo ovviamente. Non è tutto, Dio è stato chiarissimo sul tatuaggio, nella Sacra Scrittura, in particolare nel Levitico 19,28 sta scritto espressamente: “ Non farete incisioni nella vostra carne, ne farete tatuaggi su di voi”. Nonostante questo, però, i cristiani, che si credono tali, continuano a vivere nella disobbedienza più assoluta e mortificante.

Il sostenere che la libertà altrui debba essere ritenuta «mortificante» è un evergreen di queste sette, perché permette loro di sostenere che sia per il "bene" dell'altro che si vogliono imporre con la forza il loro volere. Ed ovviamente non poteva mancare neppure la solita fantomatica "Testimonianza" presa dalle parole di un qualche tal dei tali:

Anton La Vey fondatore della chiesa di satana in America confessa pubblicamente (nel libro Moderni Primitivi) quanto detto, ammettendo che dietro ad ogni tatuaggio ( sia esso un fiorellino o un drago) c’è il satanismo appunto. La cosa che meraviglia è però come anche sacerdoti, neghino senza troppi problemi di coscienza, questa verità difesa con orgoglio dallo stesso satanismo. Se San Pio fosse in vita cosa direbbe se gli venisse chiesto dell’ ipotetica possibilità di farsi un tatuaggio innocente? Cosa risponderebbe se gli venisse chiesto chi ha architettato questa bella moda ormai fatta passare per innocente in almeno un certo tipo di icone?La consacrazione indiretta a satana realizzata nel momento in cui ci si tatua però non sta solo nella volontà di modificarsi e peccare; come nella consacrazione all’ Immacolata si offrono sentimenti e azioni, anche nella consacrazione che i tatuati, compiono involontariamente, è offerta una azione a satana. L’azione è il sacrificio del consacrato. Molti tatuati infatti sanno che per tatuarsi si va incontro ad un dolore indicibile, ma volontariamente si sacrificano pur di disobbedire a Dio o se volete, pur di tatuarsi. Il dolore che si prova durante e dopo il tatuaggio per circa tre giorni, viene offerto a satana. Chi fa tatuaggi sa benissimo che quella del tatuaggio è una prassi antica a sfondo satanico.

Ed ancora, è parlando di fatture e malocchi in maniera alquanto eretica che l'articolo si conclude affermando:

Cari lettori sappiate che un sacerdote di satana ha l’obbligo di consacrarsi proprio con il tatuaggio, sappiate che volendo ammetterlo o no, chi si tatua va incontro a indicibili dolori, a momenti bui e depressi, oltre che a fatture e malefici stessi. Il consiglio che vi diamo è quello di non tatuarvi, di non togliervi il tatuaggio se già vi siete marchiati a satana, ma di andare a farvi benedire la pelle tatuata da un esorcista e non un sacerdote qualunque. Inoltre sappiate che quasi tutti i posseduti e i drogati hanno avuto i loro disturbi dopo l’essersi tatuati. Il tatuaggio è, infatti, la porta che apriamo a satana.

Immagini: [1] [2] [3]


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