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Il Polonia sale l'ultra-destra. Il loro leader sbraitava slogan contro "la peste arcobaleno"

Dalla Polonia arrivano pessime notizie per la comunità lgbt. Il partito di ultra-destra guidato da Jaroslaw Kaczyński si sarebbe aggiudicata la maggioranza assoluta attraverso una dialettica volta alla demonizzazione delle minoranze quale carpio. Kaczyński ha basato gran parte dei suoi cmizi sul sostenere che gay e migranti siano una minaccia al maschio polacco eterosessuale di pelle bianca dato che sarebbe "colpa" loro se qualcuno vuole "introdurre la culture europea all’interno della Polonia, attaccando la cultura conservatrice".
Poiché la matrice della propaganda integralista viene modulata a livello globale da potenti lobby dell'odio, i ritornelli sostenuti dal suo partito sono i medesimi che qui ascoltiamo per voce di Jacopo Coghe o si Gianfranco Amato: sostengono sia in atto una "guerra ideologica" e che i bambini siano "minacciati" da quella che il loro leader ha definito "peste arcobaleno" o che l'eterosessualità debba essere "difesa". Il tutto in uno stato in cui non è neppure possibile organizzare un Pride senza un imponente cordone di polizia a causa di aggressioni e attentati omofobi gestiti dal fondamentalismo sedicente "religioso" di estrema destra che risultano già oggi all'ordine del giorno.


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