In campo la maglia storica del 1954, la Totalo sbraita alla «sostituzione etnica» e alla «cancellazione della nostra storia»

«Questo è la nuova maglia della Nazionale “Rinascimento Italia”, dove scompare l’azzurro e il tricolore. Poi non bisogna parlare di sostituzione etnica, di cancellazione della nostra identità e della nostra storia». È quanto scrive Francesca Totolo, l'esponente di CasaPound che trascorre le sue giornate a fomentare paure ed isterie contro i migranti, evidentenente sperando che la rabbia da lei creata possa portare voti agli pseudo-sovraniste che investono le loro enormi ricchezze all'estero (alla faccia del loro "prima gli italiani").
Ma se la tizia che si definisce "ricercatrice indipendente" avesse fatto una semplice verifica prima di spergiurare la tesi che più le faceva comodo, forse saprebbe che la Figc ha scelto il verde perché era il colore che indossava la rappresentativa juniores italiana negli anni ‘50. La scelta può piacere o non piacere, ma parlare di «sostituzione etnica» o di «cancellazione della nostra storia» davanti all'uso della divisa indossata dalla nazionale il 5 dicembre del 1954 all'Olimpico sa di truffa culturale. Un po' come quando il suo amichetto Salvini sbraita contro i tortellini al pollo senza manco sapere che è quello il vero ripieno tradizionale.
E se qui basta una semplice ricerca su Google per sbugiardare la sua tesi, chissà quali libertà si prenderà la signora nel confezionare le sue "inchieste" contro chi salva vite umane nel Mediterraneo...


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