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L'Ungheria multa la Coca-Cola per la sua campagna gay-friendly: «È dannosa per lo sviluppo fisico, mentale, emotivo e morale dei minori»

Secondo le autorità ungheresi, la rappresentazione di coppie gay all'interno delle campagne pubblicitarie sarebbe «dannosa per lo sviluppo fisico, mentale, emotivo e morale di bambini e minori».
È con questo pretesto che l'Ungheria di Viktor Orbán ha multato la Coca-Cola per la sua campagna pubblicitaria lanciata a supporto del Budapest Pride. Nelle immagini si vedevano delle coppie formate da persone dello stesso sesso che condividevano una bibita. Ma tanto è bastato per mandare in escandescenza le lobby omofobe.
A mostrare come l'intolleranza paia molto diffusa ovunque governi il "populismo" di estrema destra, anche l'ufficio per la protezione dei consumatori si è scagliato contro quelle immagini, sbraitando che quelle pubblicità dovessero essere vietata in nome delle norme sulla «protezione dei minori». Insomma, da Gandolfini a Pillon e da Trump ad Orbán, i bambini vengono abusati come pretesto per nascondere l'odio degli adulti.
Ora la Coca Cola dovrà pagare 500.000 fiorini ungheresi di multa, ovvero circa 1.500 euro. E se la cifra pare sicuramente irrilevante date le dimensioni del colosso, la decisione evidenzia quanto grave e pericolosa sia la repressione delle minoranze all'interno del Paese.

Immagini: [1] [2]


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