Diceva che i preti non devono far politica. Ora Salvini vuole Ruini in politica perché benedice la sua collaborazione con la setta di Gandolfini


Sbraitava che i preti non devono poter fare politica dato che il loro predicare il Vangelo veniva da lui ritenuto una minaccia al profitto che sperava di ottenere nell'agitare rosari e nel baciare madonnine mentre prometteva che lui avrebbe attuato politiche anti-cristiane basate su teorie molto simili a quelle dei suprematisti bianchi. Ora Matteo Salvini dice che Ruini deve poter fare politica perché utile ai suoi fini dopo la benedizione che lui ha ottenuto in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. Insomma, il suo vero problema è impedire qualunque dissenso, usando la credenza religiosa nel modo che possa portargli il maggior profitto personale possibile.
Praticamente sostenendo che il "suo" cardinale condivida il suo sostenere che Gesù fosse un deficiente nell'invitare all'amore verso il prossimo, il leghista afferma: «Ringrazio il Cardinal Ruini, che spero di poter incontrare, per le parole che invitano al confronto, all’apertura, alla riflessione e all’incontro, per lo sviluppo di valori, principi e idee che sono molto spesso comuni. L’Italia o è cristiana o non lo è. Un conto è accogliere chi scappa dalla guerra, un altro è far finta che in Italia ci sia spazio, casa e lavoro per tutti, cosa che non è e che porta allo scontro».
Trovato in Ruini un alleato con cui giustificare il suo finanziamento dei centri di tortura libici e colta l'occasione per sostenere che i migranti ci rubino il lavoro e vogliano "islamizzarci" (poi vedremo quanti italiani disposti ad asfaltare l'autostrada in pieno agosto troverà il leghista), Salvini torna ad accusare le sue vittime di essere causa di quegli scontri sociali da lui creati e su cui lui basa il suo intero business.
Il leader leghista ha anche spiegato che il punto d'incontro sarebbe l'agenda di Gandolfini contro l'autodeterminazione dei malati, contro il contrasto al bullismo omofobico e per la lotta al principio costituzionale di laicità: «Sul diritto alla vita, sulla tutela della famiglia, sulla libertà di scelta educativa e sulla difesa delle nostre radici le posizioni della Lega sono assolutamente salde», dice. Insomma, sarà una sharia di stampo "cattolico" in cui Pillon colpirà chiunque non sia ritenuto conforme al "cristianesimo" secondo Gandolfini.
Ruini fu l'artefice del primo "family day" organizzato con Berlusconi e da anni rappresenta la voce dell'integralismo cattolico attraverso la sua costante promozione di qualunque setta si batta contro i diritti della minoranze.
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