L'omofobo Bolsonaro sostiene di essere troppo «macho» per poter contrarre il coronavirus

Il sessiamo di Jair Bolsonaro ha colpito ancora, con il presidente populista brasiliano che se ne va in giro dicendo che lui si reputa troppo «macho» perché il Coronavirus possa colpirlo. Lo ha dichiarato a seguito dell'annuncio televisivo con cui ha minimizzato la pandemia e ha chiesto la fine dei blocchi regionali, incurante del bene della salute pubblica.
Fino ad ora ci sono stati 46 decessi e 2.200 casi confermati in Brasile, ma il leader ha affermato che lui è certo che «presto passerà» e che non bisognerebbe preoccuparsene perché «con il mio passato di atleta, se fossi stato infettato dal virus non avrei avuto motivo di preoccuparmi. Non proverei nulla, o al massimo sarebbe solo un po 'di influenza».

Nel 2011 il politico disse a Playboy che avrebbe preferito un figlio morto ad un figlio gay, sostenendo che «Sarei incapace di amare un figlio gay. Preferisco che muoia in un incidente». Durante le presidenziali del 2018, Bolsonaro ha dichiarato che avrebbe dato un pugno ai gay se li avesse visti baciarsi in pubblico. Ed ancora, ha paragonato i baci gay al «diritto di un pedofilo di fare sesso con un bambino di due anni».
Bolsonaro ha anche affermato che i gay cercano di convertire i bambini «per soddisfare la propria sessualità in futuro» ed ha affermato che «faccio una connessione tra omosessualità e pedofilia perché molti dei bambini che saranno adottati da coppie gay saranno abusati da queste coppie omosessuali».
Nell'aprile 2019, il presidente ha dichiarato che il Brasile non deve diventare un «paradiso del turismo gay».


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