I seguaci di Mario Adinolfi: «Quelli di Gayburg vanno puniti con la violenza, anche fisica»


Anche chi è favorevole al divorzio troverà naturale rinfacciare ad Adinolfi il suo essere un divorziato mentre lui chiede leggi che vietino il divorzio altrui. Dinnanzi a chi parla dell'«unica famiglia», viene normale osservare che lui di famiglie ne ha due. Davanti al suo dire che «i figli non si pagano», c'è da sottolineare che lui vuole pagare le donne che restano gravide. E dinnanzi a chi usa i dogmi religiosi contro i diritti civili, viene automatico osservare che quei dogmi lo considerano un fornicatore che ha concepito figlie nel peccato giacendo nel lettodi una concubina.
Non è un attacco alla sua famiglia, è il sottolineare l'ipocrisia di chi vuole imporre agli altri dei dogmi che lui stesso non rispetta. E speriamo sia evidente che noi non crediamo minimamente che ci sia qualcosa di male nell'avere una seconda moglie, ma quando averla è un fondamentista che usa i suoi dogmi contro gli altri, viene automatico storcere il naso.
Da qui, abbiamo semplicemente osservato come il tizio che si autoproclama un «difensore della famiglia» risulti in prima fila nel chiedere che alle sue stesse figlie sia tolto il diritto di scelta, sostenendo che lo stato dovrebbe impiegare le donne nella produzione di bambini da impiegare come lavoratori. E non è la prima volta che Adiolfi sostiene questa tesi, dato che è parlando della sua seconda moglie che dichiarò di averla scelta molto più giovane di lui in modo che il suo utero potesse risultasse maggiormente produttivo.
Ed è surreale che ora dica di vedere «riferimenti pedopornografici» alle sue «due figlie» (la terza deve essersela dimenticata) in quella constatazione perché glielo avrebbe detto Zaira Bartucca. Peraltro pare buffo si lamenti che si parli dei diritti delle sue figlie nonostante lui le ha ripetutamente usate come oggetti auto-promozionali nel corso dei suoi comizi.

Eppure è aizzati da Adinolfi che i suoi seguaci dicono di volerci aggredire e picchiare:


Già in passato i fan di Adinolfi dichiararono di volerci uccidere, in quel caso parlando di un attestato terroristico che avrebbe dovuto farci saltare in aria. Ovviamente anche in quel caso Adinolfi usò quelle sue figlie per fomentare i suoi fan contro Gayburg, lamentandosi di come osservammo fosse rischioso promuovere omofobia senza manco sapere che orientamento sessuale svilupperà la propria prole.

Raccontando che la difesa del diritto di scelta delle donne sarebbe "incitamento alla violenza sui minorenni", i suoi seguaci scrivono anche:




































Poi, però chi ha letto l'articolo anziché affidarsi alla rivisitazione adonolfiniana, non pare concordare con le sue tesi (e con l'odio che ha fomentato):


I seguaci di Adinolfi arrivano anche a dichiarare, sotto la loro responsabilità penali, che:



E poi arrivano i soliti commenti omofobi:


Ma, anche su Twitter, chi ha letto l'articolo sembrerebbe non comprende su quali basi il signor Adinolfi lanci quelle accuse per aizzare i suoi seguaci contro chi dissente dal suo pensiero unico:


Sempre sotto i post mistificati da Adiolfi, un tizio di Trevigiano Romano scrive:


Ed ancora:




Insomma, un delirio in cui pare che i seguaci di Adiolfi di divertano un mondo a fantasticare sullo stupro di minorenni dietro invito del loro padre. Peccato che a noi sembri da malati mentali il solo pensare a quello che questi signori "scrivono" pubblicamente. Davvero avremmo dovuto specificare che era ovvio che Adinolfi le volesse gravide una volta maggiorenni perché, in caso contrario, a loro viene da fantasticare sugli abusi minorili?
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