Il quotidiano di Belpietro difende l'università in cui si insegna che l'omosessualità sia «una malattia da trattare» o «un vizio deliberato»


A lato di un attacco a firma di Borgonovo contro un Papa che loro ritiengono troppo poco razzista ed omofobo, il quotidiano di Maurizio Belpietro è stato capace di pubblicare un trafiletto intitolato "Arcigay invoca la censura dell'Ordine degli psicologi contro il testo del cardinale".
Il tema è quell'università romana che insegna agli studenti che l'omosessualità sarebbe «una malattia da curare e da prevenire». Ovviamente il quotidiano di Belpietro tira in ballo Arcigay in quel sul suo solito tentativo di sminuire le proteste attraverso il tentativo di ricondurle alle associazioni, quasi volesse suggerire l'idea che un eterosessuale non dovrebbe scandalizzarsi davanti a quell'abominio. Ancora una volta, dunque, loro comunicazione che mira a creare un falso consenso che possa far sentire legittimati gli omofobi e i violenti nel loro odio.

Tirano poi in ballo anche la solita "libertà di parola" per tentare di sostenere che un'università possa inventarsi tutto ciò che vuole, infischiandosene della verità scientifica, si mettono a raccontare che un naturale orientamento sessuale come l'omosessualità possa essere spacciato come «una malattia da trattare» o «un vizio deliberato» nei libri di testo. E gli studenti che non sosterranno quella menzogna dovranno essere bocciati. Il tutto, peraltro, in un corso riconosciuto dallo stato. Scrivono:

L'Università Europea di Roma non intende rinunciare al manuale di bioetica del cardinale Elio Sgreccia che spiega come l'omosessualità può configurare ad un certo stadio di esercizio più come una malattia da trattare, che come un vizio deliberato Non cede alle grida di scandalo piovute nei giorni scorsi sull'ateneo cattolico il rettore Pedro Amador Marrajon, il quale per tutta risposta si è limitato a sottolineare che nel corso proposto agli studenti di bioetica dell'istituto, il tema dell'omosessualità è trattato solo eticamente e ha rivendicato la libertà di un'università cattolica di conformarsi ai principi del magistero cattolico.

Insomma, al posto di studiare Darwin diranno che il mondo è nato da Adamo ed Eva con il placet di Belpietro. Ed ovviamente l'articolo polemizza anche su chi osa pensare che il dirsi "cattolico" non basti ad indottrinare all'odio gli studenti attraverso l'obbligo di proferire menzogne che calpestano la dignità umana:

Naturalmente la risposta non ha soddisfatto l'Arcigay, che anzi attraverso il presidente del circolo romano Francesco Angeli, invoca addirittura l'intervento dell'Ordine degli psicologi. Difficilmente, però, la otterrà: La posizione espressa in quel testo" ha detto il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine David Lazzari, è di un esponente religioso e va relativizzata". I militanti arcobaleno ne saranno capaci?

A questo punto, però, sarebbe lecito chiedere che anche la laurea di chi esce da università simili sia relativizzata. I militanti populisti riusciranno a capirlo o saranno troppo accecati dal loro odio verso la realtà?
Commenti