Il partito di Adinolfi: «Noi sani di mente ci sentiamo esclusi e emarginati»

La polizia del pensiero di Mario Adinolfi è tornata a scagliarsi con efferata violenza contro la libertà altrui, sostenendo che la sessualità deve essere considerata nemica della "famiglia" e che chi non la pensa come loro sarebbe un "insano di mente". Proponendosi come i moralizzatori che impediranno di poter anche solo pensare diversamente da come ordina il loro leader, ossia quel noto pokerista che colleziona mogli mentre elargisce dettagli sulla penetrazioni bareback che dice di aver riservato tutte le sue partner sessuali, è sulle pagine di Luigi Mercogliano che troviamo un pruriginoso attacco a Naike Rivelli e a sua madre.

Se la specifica performance artistica può convincere o meno, lascia basiti con quanta efferata violenza il signor Merogliano si lanci nel sostenere che Naike Rivelli e Ornella Muti sarebbero insane di mente, tenti di aizzare i poveri contro i ricchi e parli a vanvera di "famiglia" e di un'identità sessuale che lui esige si imposta sulla base della presenza di un pene tra le gambe.

Insomma, tutto diventa pretesto per imporre il loro pensiero, la loro ideologia. E si difendono i cartoni animati contenenti richiami alla segregazione razziale o altri elementi che paiono non infastidirli, dato che loro hanno paura delle persone libere, non di chi è schivo di odio, pregiudizi e razzismo.


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