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La Corte di Cassazione ha sancito che non sono perseguibili le coppie gay che hanno avuto figli all'estero

La Corte di Cassazione ha sancito che non è possibile perseguire penalmente le coppie che hanno fatto ricorso alla maternità surrogata all’estero. I giudici hanno così rigettato l’assurda ipotesi avanzata dal Tribunale di Pesaro che riteneva reato anche solo il prendere contatti con delle cliniche estere.
Paiono così venire meno i tentativi di Giorgia Meloni e di Mara Carfagna di proporre leggi che andassero nella direzione di ritenere punibili in Italia azioni perfettamente legali all'estero. In particolare, la signora Meloni voleva che la GpA fosse considerata “un reato universale” dopo averla definita una “forma di schiavitù del terzo millennio, che umilia il corpo delle donne e rende i bambini merce di scambio”. La signora Carfagna intendeva invece punire le coppie che si sarebbero affidate alla gestazione per altri all’estero, con una reclusione fino a 3 anni e una multa di 600 mila euro.


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