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Trieste. In centinaia chiedono le dimissioni del consigliere Fabio Tuiach

Diverse centinaia di persone sono scese in piazza a Trieste per chiedere le dimissioni del consigliere fascista Fabio Tuiach (eletto con la Lega di Salvini e ancor oggi nella maggioranza) dopo l'ennesimo post di istigazione all'odio pubblicato sui social. In particolare, questa volta ha deriso la vittima di un pestaggio omofobo sostenendo che bisognerebbe uccidere tutti i gay per risparmiare ai fascisti la fatica di doverli picchiare a sangue.
Nel suo intervento al microfono, il presidente di Arcigay Trieste Gorizia, Andrea Tamaro, ha sottolineato che la richiesta di dimissioni di Tuiach non dovrebbe arrivare «dalla comunità Lgbt e neppure da qualche forza politica», ma dal sindaco di Trieste, che dovrebbe rappresentare tutte le persone della città, una città che dovrebbe essere accogliente verso tutte le persone».
Alla manifestazione di protesta, organizzata in piazza Unità da Arcigay Trieste-Gorizia, hanno aderito varie associazioni del territorio tra cui Fvg Pride, Cgil, Anpi e Ics. Erano presenti anche alcuni esponenti del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana e Italia Viva. Un totale e assordante silenzio circonda invece i partiti della destra e del populismo.

In un video pubblicato sul suo profilo Facebook e rivolto ai partecipanti della manifestazione, la vittima del pestaggio deriso dal consigliere si è mostrata con il volto ancora coperto dai segni del pestaggio e sotto gli effetti degli antidolorifici al fine di definire “inaccettabile” il comportamento del consigliere comunale:


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