Il professore liceale vince il concorso di bullismo organizzato dal prete omofobo
Don Francesco Pieri è uno di quei sacerdoti fieramente omofobi che vanno i giro a dire che i reati d'odio sarebbero una fantomatica "libertà di opinione" che andrebbe garantita ai violenti di estrema destra. Ad esempio, è inneggiano all'omofobia di Fratelli d’Italia che sulla sua pagina Facebook scrive:
Nel 2017 il signor Pieri finì alla ribalta delle cronache per aver criticato la libertà di scelta delle donne uscendosene con un «Ha più morti innocenti sulla coscienza Totò Riina o Emma Bonino?». Da lì in poi si è assicurato un seguito di estremisti di destra che inneggiano alla soppressione delle libertà personali altrui.
E se lui dice che l'odio sarebbe un suo diritto, non pare certo una "opinione" il concorso di bullismo applicato che lo ha visto mettere alla gogna una famiglia gay per poi invitare i suoi neri seguaci a sfotterli. Il tutto senza liberatoria, evidentemente eccitato dal suo delinquere a fini di istigazione all'odio, peraltro collezionando un fiume di commenti da vomito:
Ovviamente il risultato è un cumulo di porcherie omofobe incentrate sulla disinformazione e sull'ignoranza di gente che vuole consegnare decine di bambini ad un integralista come Gandolfini per poi lamentarsi di due genitori gay che posano crescerli come persone per bene:
Il vincitore è stato da tal Luca Poli, un docente presso il liceo Annibale Calini che risulta fan della Chiesa San Giovanni Battista, di padre Livio Fanzaga e del Popolo della Famiglia provincia di Cuneo. Lui è ufficialmente il molestatore capo dell'aggressione squadrista ad un minore, messo alla gogna da un prete che manco ha ritenuto di dover oscurare la fotografia del minore contro cui stava aizzando i suoi neri seguaci.
Tra i commenti, tornano ad insultare i genitori, a raccontarsi che i bambini abbiano bisogno di omofobia e che il contrasto all'odio sarebbe fascismo:
Davanti a quelle violenze, la vittima delle molestie adinolfiniane fomentate dal sacerdote bolognese denuncia:
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