Don Bianchi sostiene che luì non debba argomentare le sue teorie, sono gli altri che devono smentirle

Don Mirco Bianchi è sempre più assurdo. In mattinata ha cercato di indottrinare i bambini alla falsa testimonianza, mostrando loro come le fake-news possono aiutare a raccattare seguaci e a conquistare cuoricini sui social. Ha così pensato di trafugare la fotografia di una influencer che si era fatta fotografare durante il parto, si è inventato avesse un tumore, si è inventato che qualcuno le avesse suggerito di abortire e l'ha usata per attaccare il sacrosanto diritto di scelta delle donne.
Ora si è inventato che un certo signor DdlZan si sarebbe tolto la maschera (che è? un prete che frequenta locali di scambisti?) e che questo fantomatico signore gli abbia detto di voler introdurre la teoria gender ai bambini della scuola. Peccato che è il signor Bianchi ad andare nelle scuole a nostre spese e che sia ben più facile che sia lui a poter e voler indottrinare i bambini dato che dice persino crede ad una imprecisata "teoria gender" che però si guarda bene dal definire. Ed è con una certa arroganza che dice pure che non è lui a dover argomentare le sue teorie ma toccherebbe agli altri smentirle:

Con buona pace per il parroco sovranista, il genere non è una teoria. Ed il fatto fatto che lui preferisca il termine con cui l'estrema destra usa un dato di fatto per inventarsi curiose teorie complottistiche non cambia i fatti. E se quello di cui lui parla è il ddl Zan, al massimo è una norma che oltre a prevenire i crimini vuole sensibilizzare i giovani sui temi del genere e dell'orientamento sessuale. D'altronde ch senso avrebbe introdurre pene e aggravanti se non si investe nella formazione civica dei cittadini del domani, incoraggiando una tolleranza che salvi migliaia di bambini da bullismo e discriminazioni?


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