Sara Reho stupra la ragazzina sucida, inventandosi che sia stata uccida da chi è favorevole al ddl Zan


Seguendo l'esempio di Mario Adinofgi, anche Sara Reho ha sentito l'irrefrenabile impulso di dover stuprate una ragazzina suicida per fare propaganda. Ed ovviamente l'ha fatto nel peggiore dei morti, inventandosi patetiche contrapposizioni incentrate sul suo negare l'esistenza stessa dell'omofobia.
Prendendo ispirazione da quel suo capo che ha usato una ragazzina suicida per insultare Fedez, la signorina Reho ha deciso di cavalcare l'ira delle destre per il messaggio in cui Said denunciava il razzismo subito, condendo il tutto con il suo sostenere che le denunce di omofobia sarebbero tutte false e che lei non tollera che i gay chiedano di avere i suoi stessi diritti. Ipotizza persino che chi fa cyberbullismo sarebbe gay-friendly, inventandosi di sana pianta quella tesi nonostante sia molto più probabile che quelle bestie siano potenziali elettori del suo partito. Il risultato è questa porcheria qui:



Non prova un po' di imbarazzo nel parlare di equità mentre lei si batte perché interi gruppi sociali siano discriminati e chi istiga all'odio possa restare impunito? E quale nesso dovrebbe esserci tra chi combatte l'odio verso un orientamento sessuale e una ragazzina che era vittima di bulletti che si atteggiano come Adinolfi durante i talk-show?
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