Oltre l'indecenza. La Rai premia Pio e Amedeo per i termini omofobi e razzisti vomitati in prima serata


Solamente in una Rai a trazione leghista si sarebbe potuto assistere alla premiazione di chi è andato in televisione a rivendicare l'uso di parole come "negr*" e "fr*cio" manco fossero posseduti dallo spirito di Spirlì. Ed infatti ieri sera si è consumata l'ennesima vergogna.
Durante i Seat Music Awards 2021, trasmessi da Rai 1, Pio e Amedeo hanno ricevuto un premio speciale per "aver rinnovato il linguaggio televisivo". Insomma, una schifezza che pare difficile commentare.

Ma dato che al peggio non esiste fine, i due hanno pensato bene di sfottere Fedez per aver difeso i gay insultati dai leghisti. Mica come loro che quegli insulti li invitano fare mentre elogiano pubblicamente Salvini! Ed è così che i due hanno dichiarato:

La Rai è libera. Ci avevano detto che censuravate e invece no. Dietro c’erano tutti i dirigenti e nessuno si è permesso di chiederci cosa avremmo detto. Se uno va in diretta dice quello che pensa. Anche un altro avrebbe potuto fare così, senza suscitare tante polemiche. Non è che arrivano i bodyguard a prenderti e a cacciarti dal palco, dai, Federico! Fa la polemica, per il traffico sui social e per vendere i prodotti. “E comprati lo smalto che ho fatto io, comprati la mia valigia”. Io farei un applauso alla Rai che non ci ha censurato”.

Bhe, chi dovrebbe censurare due servi dellélite leghista che incitano i bambini a tirare fuori il peggio di sé? Più che altro andrebbe licenziato il dirigente Rai che ha avuto la sfacciataggine di sostenere che l’umorismo da bar e il ricorso a termini omofobi e razzisti in prima serata significherebbe “rinnovare il linguaggio televisivo”.

La replica del rapper non si è fatta attendere:

Una delle cose più fighe che ho visto in Rai, l’ho trovata una grande installazione artistica. Nella rete in cui non vorrebbero che tu citassi dei nomi di politici perché non è presente il contraddittorio, ti ripulisci la coscienza ingaggiando due rivoluzionari anticonformisti, cercando di sputtanare l’avversario. Bravi tutti, bravi Pio e Amedeo, spero un giorno di diventare un anti-sistema come voi, domani comincerò uscendo per la strada e dando del n*gro e del fr*cio a tutti per strappare un sacco di sorrisioni. […] Domani alle 10.00 apro il mio chioschetto di smalti senza cui non riuscirei a dare da mangiare ai miei figli, mi inventerò qualche polemica per venderli.

A quel punto ha ironizzato sul "coraggio" di chi sdogana i termini contro le minoranze ma si guarda bene dallo sfondare l'élite:

Siete in diretta sulla Rai, ma una bella bestemmia non me la tiri? I n*gri e i fr*ci ti rispondono con un sorriso, i cristiani nemmeno, sono obbligati a perdonarti! Un po’ arrugginiti, state perdendo lo smalto, se volete ve ne presto un pochino.

Dal canto loro, il duo continua a ripetere gli slogan di Salvini, asserendo che gli insulti sarebbero "libertà di opinione" purché ci siano leggi che puniscono l'offesa al sentimento religioso,. Infatti dire "froc*io" ad un ragazzino viene da loro spacciata come un diritto, ma se si va al Pride a sostenere che Gesù non sia omofobo come lo dipinge Pillon, ci si becca una denuncia penale perché pare sia fatto divieto poter parlare di religione a mano che a farlo non sia il leader di un qualche partito di estrema destra.
Ed è così che Pio e Amedeo hanno dedicato "questo premio alla libertà di opinione, augurandoci che la libertà non passi per le decisioni di qualche associazione, che la libertà non passi per l’oligarchia del gusto, augurandoci che la libertà rimanga tale e non sia una decisione di pochi che se ne fregano del sentimento popolare". Insomma, hanno ripetuto la peggior propaganda con cui i neonazisti vogliono sdoganare l'odio.

Anche Selvaggia Lucarelli ha commentato l'accaduto, scrivendo sui social: “Tanto per capire quanto sia innovativo il linguaggio di Pio e Amedeo, volevano fare un po’ di rumore attaccando Fedez e l’unico argomento trovato è stato quello degli smaltini, ovvero la cosa più scema e vecchia che gli si possa rimproverare. Che poi, parlando di linguaggio innovativo, la Rai ha Lundini e premia Pio e Amedeo. Boh”.
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