L'antisemitismo del candidato populista: «Agli ebrei più solidarietà per le banche»

In quella rincorsa al fascismo delle destre populiste, il candidato sindaco Michetti ha sostenuto che l'Olocausto abbia ricevuti particolari attenzioni perché gli ebrei «controllano banche e una lobby capace di decidere i destini del pianeta».
Insomma, un antisemitismo e dei pregiudizi che paiono incompatibili con un ruolo istituzionale. E da buon destroide, ha pure sostenuto che i crimini del nazismo debbano essere equiparati alle Foibe, ossia alla tragedia preferita dai fascisti.
Il deputato del Pd Emanuele Fiano, figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto dopo la deportazione ad Auschwitz, le ha definite frasi che «fanno parte del peggiore patrimonio dell’antisemitismo che ha insanguinato l’Europa». Infatti le parole di Michetti ripropongono una delle tesi più diffuse all’interno della galassia antisemita e neonazista, quella secondo la quale il potere economico e politico della cosiddetta “lobby ebraica” sarebbe alla base dell’attenzione riposta sulla tragedia della Shoah.


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