All Out chiede l'intervento degli Stai Uniti in difesa di due ragazzi gay detenuti in Cecenia

Salekh e Ismail sono due giovani giovani gay che erano fuggiti dall'orrore ceceno, ritrovandosi arrestati dalla polizia russa e riportati con la forza nella piccola repubblica semi-autonoma della Russia.
Dopo essere stati detenuti per quasi un anno, torturati e minacciati di omicidio d'onore alla TV cecena, hanno fatto uno sciopero della fame per dodici giorni. Ora lo hanno interrotto a causa delle condizioni di salute critiche e del rifiuto di esami medici. Stanno letteralmente rischiando la vita per ottenere giustizia.
Lo stesso giorno in cui Salekh e Ismail sono stati arrestati in Russia, ossia lo scorso anno, il presidente degli Stati Uniti Biden ha firmato un memorandum presidenziale che indirizza tutte le missioni diplomatiche degli Stati Uniti a fare di più per proteggere i diritti umani delle persone LGBT+. Ecco perché, in collaborazione con il Crisis Group "North Caucasus SOS", l'organizzazione globale All Out ha condotto una campagna per chiedere al presidente Biden e al segretario di Stato Blinken di tenere fede a questa promessa e di fare pressione sul governo russo affinché Salekh e Ismail siano rilasciati immediatamente.
A sostegno della richiesta, hanno presentato oltre 97.000 firme a sostegno dell'appello.


Leggi l'articolo completo su Gayburg
Ed ancora:
Secondo la stampa moldava, il leader ceceno Ramzan Kadyrov sarebbe stato avvelenato
Russia, rifugiato gay ceceno arrestato in aeroporto
Il leader ceceno Ramzan Kadyrov dice di voler mandare tre dei suoi figli pre-adolescenti sul fronte ucraino
Continuano le torture dei gay in Cecenia
Anche Ramzan Kadyrov si troverebbe a Kyiv
Ucciso in Ucraina il boia di ceceno che guidò l'epurazione dei gay nel 2017