De Carli: «Viva Zalone che fa piegare a novanta gradi le trans. Drusilla mi provoca diarrea»


Mentre Mario Adinolfi paragona Zalone a Totò e Sordi perché lo fa ridere chi deride le vittime di discriminazione, anche il suo Mirko De Carli si è complimento con Checco Zalone per aver portato della transfobia sul palco di Sanremo. Ovviamente sorvola su come Zalone abbia sostenuto che sono proprio i bigotti omofobi e sedicenti "cristiani" come lui a cercare sesso mercenario nelle periferie, preferendo sottolineare che ad eccitarlo è stata la figura di "un trans piegato a novanta gradi".
Insomma, il signorino De Carli ha provato grande emozione nel vedere che ai bambini è stao passato il messaggio che una donna trans (che ovviamente lui chiama al maschile per premurarsi di offenderla) non possa aspirare a null'altro che non sia la prostituta pagata dai padri di famiglia che mollano i figli alle loro mogli sottomesse per cercare sesso mercenario dopo la messa.



Con la sua solita "classe", precisa che lo fa eccitare chi incita alla discriminazione ce che chiunque promuova rispetto lo faccia defecare come un indomato:



Se è facile immaginare quali abominevoli batture farà un tale che si diverte con l'istigazione alla discriminazione, basterebbe leggere ciò che scrivono questi signori per capire che non esiste nulla di più lontano dal cristianesimo di loro.
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