Attilio Negrini diffonde le bufale di Zaira Bartucca contro Gayburg. I suoi promettono che verremo «eliminati»


Il fondamentalista Attilio Negrini è tornato a diffamarci, invitando i suoi proseliti a diffondere le bufale che Zaira Bartucca si è inventata contro Gayburg.
Nonostante il falso nome pubblicato dalla giornalista siano stato ampliamente sbugiardati da anni, è nel nome dell'iscritta all'Ordine dei Gironalisti che personaggi alla Negrini si permettono di insultare e molestare un nostro lettore estraneo ai fatti sulla base di informazioni che la magistratura ha già appurato siano false.
Nonostante se la prenda con un nostro lettore e non con noi, è confondendoci con i falsi nomi pubblicati dalla candidata di Sgarbi che Negrini si permette di dichiarare che noi saremmo un «sito fondato esclusivamente sulla diffamazione e sulla menzogna»,, affermando che gli autori avrebbero «qualcosa che non va» e che dovrebbero «guarire» mediante «la preghiera»:



Tra i commenti a quella bufala, i proseliti di Negrini si inventano che ci sarebbero legami tra Gayburg e l'Uaar, con il simpatizzante di Adinolfi che risulta pronto a dichiarare che quella menzogna sarebbe vera:



Quindi, a costo di ripeterci sino alla nausea, precisiamo che i nomi pubblicati da Zaira Bartucca sono falsi, forse spiegandoci perché il sito segnalato da Negrini risulti inserito nella blacklist del Butac come sito di «pseudo giornalismo» a fronte di soggetti reagiscano al diritto di critica lanciando accuse diffamatorie inventate di sana pianta.

Poco prima, insultando come suo solito, Negrini ha anche scritto:



Come sua prassi, il signore che ci definisce «poveretti» prima di sostenere che non ci sarebbe omofobia in un Kirill che va in giro a dire che sarebbe "moralmente accettabile" uccidere chi non discrimina i gay. Ovviamente insulta e diffama pure Lia Thimpson, sostenendo che lui ha deciso che le donne trans non hanno il diritto di esistere perché lui ordina che siano chiamati "maschi" come dice quella sua Sara Reho che sostiene sia doveroso picchiare le trans negli spogliatoi.

Tra i commenti, alcuni suoi proseliti si rendono querelabili accusandoci di essere l'incarnazione di Satana. mentre promettono che verremo «eliminati»:



Dato che le minacce paiono eccitare quelli per cui i crimini d'odio sarebbero "libertà di espressione", Negrini dichiara che lui aspetta che il partito di Adinolfi ci faccia chiudere come promettono da anni. Resta beninteso anche che Negrini non può continuare a accusarci di commettere rati penali perché tale atteggiamento rischia di costituire diffamazione e calunnia.
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