Il nazionalista russo Alexey Komov ospite a La7


Dopo aver aperto i suoi studi al camerata Fabio Tuiach e alle sue teorie di propaganda fascista, La 7 ha invitato in trasmissione Alexey Komov, il dipendente di Konstantin Malofeev che si occupava di propagandare le teorie oscurantiste di Putin nel mondo.
Definito «amico personale» di Matteo Salvini, propone che l'educazione dei bambini avvenga in famiglia e promosse la pena di morte per i gay in Uganda. Viene spesso indicato come «ambasciatore del World Congress For Families all'Onu» anche se tale definizione andrebbe contestualizzata: a definirlo tale è l'organizzazione russa e non l'Onu, motivo per cui il suo ruolo "istituzionale" non sarebbe diverso da quello di un qualunque condomine venisse eletto all'assemblea condominiale come rappresentante del condominio presso l'Onu.
Risulta anche presidente onorario dell'associazione Lombardia-Russia gestita da Savoini, indagato per i presunti fondi da Mosca alla Lega.
Tra i promotori del congresso omofobo di Verona che radunarono i peggiori omofobi del pianeta al cospetto di Pillon e dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, presenziò all'elezione di Matteo Salvini come nuovo segretario della Lega Nord nel 2013. L'anno successivo venne patrocinato dal Comune di Verona e dalla Provincia di Verona per partecipare ad un evento organizzato dall'associazione forzanovista Provita Onlus e dal consigliere Alberto Zelger (già promotore dell'ordine del giorno anti-gay che mirava ad impedire di poter parlare di omosessualità nelle scuole comunali) in cui il nazionalista russo invitava a ripensare l'Occidente partendo dalla Russia di Putin.

Presentato in studio come un fantomatico «rappresentante della famiglie russo» che è stato «anche al Family day a Verona», il nazionalista si è mostrato con le solite icone sacre malamente appiccicate su una televisione ed ha iniziato adire che l'Ucraina sarebbe usata come «forza per attaccare la Russia» e che Putin «ha bisogno di difendere il suo Paese»


Nel suo intervento, Komov nega di conoscere Salvinie Berlusconi. Riguardo alla Lega, diche che lui sa solo che «esiste un partito che si chiama Lega» prima di iniziare a dire che esisterebbe «russofobia». Forse si sarà dimenticato di aver presenziato alla sua incoronazione o si sarà dimenticato che a Verona si definiva un suo amico personale. O forse non si ricorda che Salvini si presentò insieme a Toni Brandi di Provita Onlus presso la dimora privata del suo capo nel 2016. E che ci dice di quel suo essere presidente onorario dell'organizzazione filo-russa di salvini?
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