Tuiach continua a mentire sui motivi del suo giusto licenziamento


Chissà se l'ex consigliere Fabio Tuiach sa chi è il padre della menzogna data la sua abitudine ad irridere la religione cristiana sostenendo che Dio amerebbe Hitler quanto lui ama Mussolini. Fatto sta che c'è da augurargli una nuova denuncia penale per diffamazione aggravata dinnanzi al suo persistere nel giurare che sarebbe stato licenziato perché scioperava contro la tutela della salute pubblica.
I dati oggettivi raccontano infatti un'altra verità, sottolineando come il suo licenziamento per giusta causa sia giunto solamente dopo che il furbone ha raccontato a dei giornalisti che lui si stava facendo pagare la malattia dall'Inps mentre violava la quarantena per starsene in piazza a giocare a fare il fascista. E dato che truffare i lavoratori onesti non significa manifestare, puzza di zolfo il suo scrivere:



Quindi è ininfluente il suo avere cinque figli, dato che non è il suo divertirsi a ingravidare sua moglie a legittimarlo nel suo voler rubare soldi ai lavoratori onesti per andarsene in giro mentre si finge malato. E neppure è la prima volta che l'ex consigliere viene beccato a giurare il falso.
In passato tentò persino di negare di aver insultato la senatrice Segre dicendosi «offeso» dal suo dire che Gesù fosse ebreo esattamente come è riportato dai Vangeli. Incurante di come le sue parole fossero state registrate nei video della seduta del consiglio comunale, spergiurò di non aver mai detto quello che tutti lo avevano sentito farfugliare.
Ovviamente nega anche che ci siano mai stati malati di covid in terapia intensiva come nega persino che l'Olocausto nazista sia mai esistito, risultando quasi comico nel suo negare ogni realtà oggettiva quasi pensasse che gli altri siano stupidi. Ed appare grave lanci minacce che puzzano di reato penale mentre si lamenta che non lo abbiano lasciato libero di delinquere impunemente.
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