Tuiach torna a chiedere l'uccisione dei gay a nome di Riccardo Cascioli


L'ex consigliere Fabio Tuiach è tornato ad invocare l'uccisione dei gay, appellandosi alle accuse di blasfemia lanciate da Pillon contro tre singoli manifestanti. Ed ovviamente Tuiach si mette a sbraitare che i gay dovrebbero essere razzisti quanto lui e prendersela con gli islamici se in Parlamento c'è chi legge la Bibbia a sostegno di chi si macchia di reati d'odio.
Curiosa è la sua teoria per cui il cristianesimo sarebbe «sotto attacco» in qual suo costante abuso della religione come pretesto all'istigazione all'odio:



Cita anche un sito integralista, il quale si permette di sindacare la fede altrui per dispensare giudizi e insulti come se fossero posseduti:

Lo schifo che ci hanno procurato le immagini del Gay Pride a Cremona e le miserevoli dichiarazioni del sindaco "cattolico" Gianluca Galimberti per giustificare il suo appoggio alla manifestazione, non escludono il dolore per la sostanziale assenza di reazioni, prima e dopo, del mondo cattolico (salvo un fervorino ecumenico del vescovo).

Citano così un articolo di Andrea Zambrano apparso su La Nuova Bussola Quotidiana, il quale si lancia nel sostenere che il Pride sarebbe «progettato ontologicamente per essere cristianofobo e come tale va contrastato: questa falsa indignazione porterà ad accettare pride clericalmente corretti, privi di bambole e mascheramenti blasfemi, ma in cui trionferà l'ideologia anticristiana. Mentre il vescovo dice che c'è da pregare per il dialogo e contro le discriminazioni, 100 fedeli e solo tre preti riparano fuori dalla cattedrale».
Ma se ci siamo già occupati della grave diffamazione operata dalla setta di Riccardo Cascioli contro i gay. Tuiach ci porta a constatare come quelle loro parole violente finiscono con lo spingere i peggiori esponenti del nazifascismo a invocare un ritorno ai campi di sterminio nazisti, tanto amati da un Tuiach che sostiene che Hitler siederebbe alla destra di Dio. E nemmeno è la prima volta, dato che l'ex consigliere triestino ha invocato stermini ed uccisioni sulla base degli articoli pubblicati da Cascioli.
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