Il professore del Bottoni sostiene che omofobia e misoginia sarebbero pregi. Poi insulta la fede di Paola Turci


Chissà se il professore Martino Mora andrà in classe ad insegnare che omofobia e misoginia dovrebbero essere ritenute due virtù? Perché è quanto dichiara pubblicamente, elargendo i suoi soliti elogi ai russi impegnati in stupri minorili, ai camerati di estrema destra e a chi vorrebbe riportarci nel Medioevo.

Ricorrendo ai suoi consueti insulti alle donne trans, l'insegnante del liceo Bottoni di Milano scrive:



Ovviamente torna a vantarsi di aver punito gli studenti che hanno offeso la sua devozione a Kirill con la loro manifestazione contro il femminicidio, anche se il suo dichiarare di voler corrompere gli studenti alla misoginia rende ancora più ridicole le sua accuse di «travestitismo» con si andò a offrire la sua falsa testimonianza da Barbara D'Urso. E ovviamente urla che lui vorrebbe essere dominato da Putin, idolo indiscusso di ogni neonazista.

Dagli insulti a Luxuria, il professore passa ad insultare il Papa, urlando che lui ritiene che l'unione di Paola Turci sarebbe «una parodia del matrimonio» o che la sua fede vada ritenuta anch'essa «una parodia» in quanto priva di una finalità atta a istigare odio. Ovviamente si inventa pure i Pride offenderebbero la sua fede e che avrebbe ragione Adinolfi a dire che il simbolo del Giubileo non sarebbe abbastanza omofobo. Chissà, forse lui avrebbe preferito una croce più uncinata...



Fomentati da un cattivo maestro, i discepoli di Mora fanno a gara nell'ostentare la loro violenza e la loro propensione allo squadrismo:









E mentre Mora diffama la Turci sostenendo che sarebbe posseduta dal demonio, inizia a dire che lui ha schifo per i preti che lavorano con gli ultimi perché lui preferisce quelli che stanno in lussuosi palazzi a dispensare condanne morali contro il prossimo:



Ma il Miur non ritiene sia il caso di intervenire e di difendere gli studenti da un professore che dichiara di volerli corrompere al sessismo e alla misoginia? E nel caso in cui ve lo stesse chiedendo, il tizio seduto di fianco a mora è proprio lo stesso tizio che guidava il blasfemo rosario anti-gay di Reggio Emilia per conto di una organizzazione monitorata dalla Digos. E chi non vorrebbe affidare l'educazione dei propri figli al membro di quel gruppo?
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