Il pastore Carollo si inventa che la Ferragni potrebbe uccidere i suoi figli nel sonno

Il pastore Luigi Carollo è surreale nella sua mistificazione di ogni tema. I fatti sono abbstanza semplici: Chiara Ferragni ha protestato per le politiche di Giorgia Meloni che, nelle Marche, hanno reso pressoché inaccessibile quel diritto all'aborto che è contemplato dal nostro ordinamento. Al pastore può piacere o meno, ma la legge italiana prevede quel diritto. Eppure lui preferisce elogiare chi architetta stratagemmi per rendere inaccessibili dei diritti previsti dalla legge, sostenendo che la sua amatissima Giorgia Meloni farebbe bene a rendere pressoché inaccessibili l'accesso all'interruzione di gravidanza.
Ma dato che il pastore ama strafare, subito si inventa Chiara Ferragni potrebbe voler uccidere i suoi figli, avvelenandoli nel sonno. E così il pastore ha preso la fotografia di due minorenni e l'ha sbattuta sui social per scrivere:

Carollo ha annunciato di aver denunciato chiunque osò criticare la fotografia in cui il pastore usò il corpo della figlia minorenne per scrivere frasi anti-gay, dicendo che lui riteneva che il dissenso fosse un'offesa alla sua famiglia. Ora si vanta di aver pubblicato fotografie di minori ventilando l'ipotesi che la loro mamma possa volerli uccidere nel sonno. Evidentemente non ha capito molto di un Gesù che invitava a non fare agli altri ciò che non si vuole facciano a noi.

Tra i commenti, il pastore inizia a fare branco con i suoi proseliti, pubblicando insulti che puzzano del reato di diffamazione aggravata:

Parte poi la solita litania di chi nomina il nome di Dio invano, usando la religione come strumento di insulto contro chi non la pensa come loro:

Se c'è da sperare che Chiara Ferragni lo denunci, i fini propagandistici di Carollo riemergono anche nel messaggio in cui lo troviamo ad inveire contro Draghi. Una mossa chiaramente politica, dato che il pastore si è dichiarato promotore del partito di Adinolfi (e si sa che Adinolfi si propone come quello che odia Draghi). Se il pastore ha più volte ribadito che lui sarebbe disposto a chiudere gli occhi dinnanzi agli stupri minorili compiuti dai russi in cambio di uno sconto sul prezzo della benzina, diventa davvero surreale mentre si inventa che il governo avrebbe chiuso in positivo il trimestre perché lui paga la spesa e pure le bollette:

O il pastore Luigi Carollo è stato un evasore fiscale durante i governi precedenti, o il fatto che alcune materie prime costino di più a causa della guerra è del tutto ininfluente sui conti dello stato. Anzi, sulla benzina sono anche state ridotte le accise, con una conseguente diminuzione del gettito.
Ed il bello è che che il lavoro di Draghi potrebbe essere criticato in mille modi, ma lui parrebbe preferire le teorie più improbabili quasi volesse far leva sull'egoismo di chi venera il dio denaro e si dice disposto a chiudere gli occhi davanti ad un crimine se può trarne un beneficio economico.
Arriva così il solito seguace di Carollo che spera di compiacere il leghista Sergio M. Binelli scimmiottando la sua continua irrisione delle vittime di omofobia. Senza spiegarci che mai dovrebbero c'entrare i gay con le invettive di Carollo contro Draghi per gli effetti della guerra decisa dal loro Putin, scrive:

Vogliono tacere dinnanzi all'invasione russa per guadagnare i soldi per andare in vacanza e sostengono di aver versato il sangue? Lo dicano a quegli ucraini che il sangue lo hanno versato per davvero.

Poi, sempre pensando ai soldi, il pastore torna ad inveire pure contro il M5S, dicendo che sarebbe colpa loro se Salvini non può estrarre metano dall'Adriatico:

Ma anche qui c'è un'omissione grave. Quando nel 2016 venne votato il referendum abrogativo sulle trivellazioni, Salvini si era schierato a favore del sì, ossia per chiedere di porre fine alle trivellazioni di gas negli impianti di estrazione già esistenti allo scadere delle licenze e non all’esaurimento del giacimento.

Pochi giorni prima del voto, Salvini aveva dichiarato: «Io domenica 17 vado a votare sì e spero che siano in tanti a farlo, perché il nostro petrolio è la nostra ricchezza, è il nostro paesaggio, l’agricoltura, il turismo, il mare, la pesca, e non qualche buco nell’acqua». Fece anche stampare questi volantini:

Chissà perché Carollo non ha nulla da dire al leghista, in quella sua abitudine a modificare i fatti a fini propagandistici.


Update 28/08. Nella consueta replica il cui il pastore è solito incitare i suoi proseliti a diffamare e insultare chiunque osi dissentire dal suo pensiero, scrive:

E subito i suoi si mettono a fare branco, pensando sia divertente dichiarare che nei saremmo dei drogati. Un'accusa diffamatoria e gravissima, per cui valuteremo di prendere provvedimenti legali:

Da notare è anche la loro citazione di Checco Zalone, ormai divenuto un "riferimento culturale" dei seguaci di Adinolfi grazie agli insulti omofobi pronunciati a Sanremo nel plauso del fondamentalista romano. E tutto questo mentre urlano che il dissenso è da loro considerato "istigazione all'odio" verso chi dice che l'odio sarebbe "diritto di opinione". Buffo, vero?


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