De Carli attacca un altro minorenne, chiedendo venga strappato dalla sua mamma


Mirko De Carli è quell' esponente del partito di Mario Adinolfi che pare nutrire un profondo odio per i minori oltre che per i gay. Dopo aver condotto una feroce crociata volta a chiedere la sistematica umiliazione di una ragazzina trans che aveva osato fare un abbonamento all'autobus con un nome diverso da quello assegnato alla nascita, oggi se l'è presa con un minore dell'Aquila che lui vorrebbe fosse reso orfano di madre nel nome dell'omofobia su cui campa il suo partito.
La sua ira nasce dalla sentenza del tribunale che ha osservato come “il minore è nato e cresciuto con le componenti la coppia, instaurando con loro, madre biologica e compagna, un legame inscindibile che, a prescindere da qualunque classificazione giuridica, nulla ha di diverso rispetto a un vero e proprio vincolo genitoriale. Negare al minore i diritti e i vantaggi che derivano da questo rapporto costituirebbe certamente una scelta non corrispondente all’interesse del minore”.

Davanti a quelle motivazioni giuridiche, l'esponente del partito di Mario Adinolfi si lancia nel sostenere che lui voglia «salvare i più piccoli dalla violenza di certi magistrati», garantendo che ai minori non siano riconosciuti i loro genitori per volere di Adinolfi.
E se sinceramente fa rabbrividire il fatto che De Carli sostenga che il ruolo genitoriale di sua madre abbia valore solo nella misura di come si sia fatta ingravidare da suo padre, quasi ritenesse che tutto ciò che è venuto dopo non avesse valore perché a renderla sua madre sarebbe stato solo l'atto del concepimento, è con i suoi soliti toni violenti e preponenti che scrive:



Se De Carli ama coniare slogan che piacciano ad un elettorato neofascista, il suo parlare di "Norimberga Arcobaleno" farebbe intendere che lui si stia paragonando ai nazisti. E sinceramente ha un po' rotto le scatole il suo dire che il presunto "diritto" ad avere un padre maschio e una madre femmina venga prima del diritto ad avere una famiglia, ad avere tutele, a none essere impegnati nella prostituzione minorile o nell'avere genitori che non facciano turismo sessuale.

Ma si sa che loro campano sulle semplificazioni, come dimostra De Carli quando lancia una sua crociata contro la fantomatica "ideologia" del riciclo che lui dice vada condannata perché è più facile buttare via rifiuti indifferenziati che distruggano il mondo in cui cresceranno i nostri figli:



In realtà la sua posizione non rappresenta nulla di nuovo, dato che De Carli ama fare leva sull'egoismo, sia quando dice che i migranti andrebbero respinti, sia quando dice che si possa tacere dinnanzi agli stupri minorili dei russi davanti ad uno sconto in bolletta.
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